Alta tensione in casa Fiorentina: Kean, Mandragora e il rigore conteso

Nel match tra Fiorentina e Sassuolo, emergono tensioni in casa viola al momento del rigore concesso sullo 0-0: cos'è successo
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La situazione in casa Fiorentina non è delle più semplici, per usare un eufemismo, con la squadra ancora a secco di vittorie e inaspettatamente ultima in classifica. Ci si aspettava una scossa dalla trasferta sul campo del Sassuolo, e la squadra di vanoli aveva anche iniziato con il giusto piglio guadagnandosi un calcio di rigore nei primi minuti di gioco. E proprio in occasione del penalty tutte le tensioni di un periodo nero sono emerse: contro il Sassuolo non fa eccezione. protagonisti Moise Kean, Rolando Mandragora e Fabiano Parisi, in un episodio che ha messo in evidenza difficili dinamiche di squadra.

Il momento del rigore

Era appena il 7' minuto di gioco quando l’arbitro Pairetto ha concesso alla Fiorentina un calcio di rigore. Tutto ha avuto inizio da un cross insidioso di Mandragora, che ha indotto Muric, il portiere del Sassuolo, a intervenire in modo troppo energico contro il terzino mancino Fabiano Parisi. Un'azione che non ha lasciato spazio a dubbi: rigore per la squadra viola e cartellino giallo per Muric, colpevole di DOGSO depenalizzato.

La contesa tra Kean e Mandragora

Al momento di battere il rigore, Moise Kean si è avvicinato con decisione al dischetto, con la chiara intenzione di calciare. Con il pallone già in mano a Mandragora, l'attaccante della Nazionale si è posizionato davanti al dischetto, creando grande tensione e un momento di incertezza. “Lascia a me” è sembrato voler dire con la sua presenza, ma Mandragora, rigorista designato, ha tenuto il punto.

 

È a quel punto che è entrato in scena Fabiano Parisi, il quale vedendo la situazione, si è avvicinato e con fare deciso ha allontanato Kean, dimostrando proteggendo in questo modo le decisioni di squadra. Mandragora ha quindi potuto tirare e trasformare il calcio di rigore.

La non esultanza di Kean

Dopo aver trasformato il rigore, Mandragora si è unito al resto della squadra per esultare, ma tra le braccia dei compagni si è notata l'assenza di qualcuno. È proprio Kean che, dal canto suo, si è invece avviato a testa bassa verso la propria metà campo, visibilmente contrariato per l'occasione mancata di segnare dal dischetto. Un atteggiamento che non è passato inosservato e che ha apeto riflessioni sulla situazione dello spogliatoio viola.

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Il Sassuolo, in svantaggio, ha poi ripreso in mano la partita, prima pareggiando dopo pochi minuti, poi dilagando per il 3-1 finale. E la Fiorentina, co tutti i suoi problemi, rimane ultima con appena 6 punti in 14 partite.

Giulio Piras
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