AMARCORD | 29 agosto 2009, Milan-Inter 0-4: Mou strapazza Leo nel derby

Un Milan orribile viene disintegrato da un’Inter perfetta: 4 reti bellissime e derby conquistato alla 2^ giornata della stagione 2009/10 di Serie A
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Un derby è sempre un derby, si sa, ma quando c’è protagonista José Mourinho forse lo è un po’ di più. Non perché senta la partita in maniera particolare, lui è portoghese, ma per come la alimenta e la fa avvertire ai propri giocatori nei giorni che precedono il match.

 

Milan ed Inter scendono in campo a San Siro nell’anticipo della 2^ giornata della stagione 2009/10 di Serie A; è ancora una calda serata di fine estate, precisamente il 29 agosto. Berlusconi vorrebbe tanto tornare sul tetto d’Italia con Leonardo in panchina e Ronaldinho in campo, ma Moratti non è d’accordo: ceduto Ibra al Barcellona, Mou ha scelto Eto’o per vincere tutto. Spoiler: è la stagione del Triplete.

 

Milan-Inter 0-4, il racconto del match

Si tratta sostanzialmente di un’esibizione quella andata in scena il 29 agosto del 2009 a San Siro. Il Milan parte forte con Pato, ma poi sparisce letteralmente dal campo ed inizia ad ammirare i propri cugini, che sembrano danzare sul prato verde del Meazza.

 

Ma andiamo con ordine, perché il derby di Milano inizia poche ore; sì perché l’Inter ha acquistato al giovedì Wesley Sneijder dal Real Madrid, trequartista olandese di immenso talento e grandi capacità balistiche. Non conosce la società, non conosce i compagni, non conosce l’ambiente, non conosce la Serie A, non conosce la lingua. E Mou cosa fa? Subito dentro da titolare, perché il derby è il derby e l’Inter ha bisogno del suo nuovo numero 10. Risultato? Wes, nel cui dizionario non esiste la parola ‘paura’, è uno dei migliori in campo.

 

Pronti via e proprio il nuovo arrivato costringe Storari a volare su un tiro dalla lunga distanza, il suo marchio di fabbrica. Poi però ben presto è il Milan che prende in mano il pallino del gioco. Le combinazioni tra Dinho e Pato spaventano in velocità, ma la precisione non è eccezionale. Dopo un paio di spauracchi per la difesa nerazzurra, il calcio tutto fantasia di Leonardo finisce d’esistere. E viene fuori la squadra migliore.

 

Al 29’ i nerazzurri passano in vantaggio con Thiago Motta: il centrocampista parte inserendosi dal centro destra sfruttando a meraviglia la combinazione al limite dell’area tra Milito ed Eto’o, si ritrova davanti a Storari e lo buca col mancino a giro sul palo lontano. I tifosi non hanno ancora smesso di applaudire che dopo pochi minuti arriva il raddoppio: altra grande azione corale dell’Inter che mette in porta Eto’o, quindi Gattuso arriva di gran carriera e non può far altro che stenderlo. Milito con freddezza realizza lo 0-2 dal dischetto.

 

Qui finisce la partita del Milan. Sì perché nel frattempo Gattuso chiede il cambio per un problema alla caviglia, ma la panchina rossonera non è abbastanza rapida: Seedorf non è pronto e il capitano rossonero combina il patatrac, innervosito dalla situazione, falciando gratuitamente Sneijder a centrocampo e guadagnandosi un sacrosanto secondo giallo. Doccia dopo appena 39 minuti per lui, che se ne esce inveendo contro tutti.

 

Il colpo di grazia arriva pochi giri d’orologio dopo: Maicon buca Storari con un bel destro forte in diagonale e chiude il primo tempo sullo 0-3. Nella ripresa Leonardo prova di cambiare qualcosa, ma il suo Milan è stato colpito troppo duramente: forte del triplo vantaggio e dell’uomo in più, l’Inter amministra con equilibrio il secondo tempo e spegne definitivamente il match. Non succede più quasi nulla, ma negli ultimi minuti c’è spazio per il poker: gran destro dai 35 metri di Stankovic, che trova l’incrocio dei pali e la standing ovation di San Siro.

 

Il derby della Madonnina termina con un netto 0-4. Troppo poco Milan per questa Inter. È il preambolo della miglior stagione nella storia nerazzurra: a maggio 2010 arriverà infatti il famoso Triplete, con campionato, Coppa Italia e Champions League.

 

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Matteo Zinani
Tags :INTERMILAN

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