Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha recentemente acceso i riflettori su un tema che ha occupato molte discussioni tra gli appassionati di calcio: l'attacco della nazionale. Dopo aver visto l'Italia segnare cinque gol sia contro l'Estonia che contro Israele, il giornalista ha invitato a riflettere su quanto le critiche degli ultimi anni siano state forse ingiustificate. Ma c'è di più: secondo Zazzaroni, ciò che sta funzionando ora è solo l'attacco, mentre il resto del campo continua a mostrare notevoli debolezze.
Alla (ri)scoperta dell'attacco
Nel suo editoriale, Zazzaroni sottolinea che "abbiamo trascorso gli ultimi anni a raccontarci che non avevamo delle punte credibili, di livello internazionale, e che quello era il nostro principale difetto. Quanta diffidenza nei confronti di Retegui e anche Kean non ci sembrava centratissimo, per non parlare di Raspadori". Ora, il vento sembra essere cambiato: i nostri attaccanti sono finalmente sotto i riflettori per i giusti motivi.
Il nuovo calcio di Gattuso
Gattuso, con il suo approccio di gioco più libero e creativo, ha valorato le qualità dei nostri attaccanti. Zazzaroni sottolinea che "il calcio libero di Gattuso ha almeno il merito di aver rivalutato i nostri avanti che adesso lavorano sempre in coppia evidenziando interessanti sintonie". Questo nuovo schema di attacco ha portato freschezza e dinamismo, anche se il resto della squadra non ha ancora raggiunto lo stesso livello di efficienza.
Difesa in crisi
Nonostante le vittorie, Zazzaroni non nasconde le preoccupazioni per quanto riguarda difesa e centrocampo. Il giornalista ha infatti evidenziato che contro Israele, l'Italia "ha ballato come non mai concedendo l’inaccettabile". Questo significa che, se l'attacco è in ripresa, la fase difensiva necessita ancora di importanti miglioramenti.
