Qualche giorno fa una quota del 3,55% del pacchetto azionario della Lazio, pari a circa 2 milioni e 400mila azioni, ha cambiato proprietà in un'unica transazione. L'acquirente però al momento rimane anonimo, e nessuno si è palesato alla Consob per dichiarare la paternità dell'acquisizione, come prevedrebbe la normativa vigente.
Il grosso movimento di azioni, per un titolo che solitamente è piuttosto "fermo", ha destato parecchia curiosità, con la parte biancoceleste di Roma che in queste ore è in fermento nella speranza forse che dietro questo grosso investimento possa celarsi un profilo importante, Il mistero è ancora fitto, ma nelle ultime ore è spuntato un nome a sorpresa e anche qualche retroscena.
Il mistero delle azioni Lazio
"Io non ho ceduto nulla e ho il 67%. Non c'è niente di strano, qualcuno ha fatto un investimento". Così Claudio Lotito aveva liquidato a Il Messaggero la vicenda del passaggio di mano del 3,55% del pacchetto azionario della Lazio. Qualcuno dunque, secondo il patron, che avrebbe investito sulla società biancoceleste in attesa forse che venga presentato il progetto riguardante lo Stadio Flaminio, che se approvato farebbe inevitabilmente schizzare in alto il valore delle azioni.
Al momento, come riporta il Corriere dello Sport, non sono arrivate novità da parte della Consob: entro una settimana dal giorno dell'acquisto infatti, l'autore dell'operazione dovrebbe per legge presentarsi all'organo di controllo del mercato finanziario italiano. A meno che, ed è questo il retroscena, ad effettuare l'acquisizione non sia stato un fondo, dato che se per i soggetti singoli l'obbligo di palesarsi alla Consob scatta quando si acquista un pacchetto superiore al 3% del totale delle azioni, per i fondi questa soglia si alza fino al 5%.
In questa ore però è spuntato anche un nome dalle radici molto antiche...
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Spunta un erede di una storica famiglia veneziana
Dal verbale dell'ultima assemblea dei soci del club biancoceleste, come riporta Calcio e Finanza, è venuto fuori un nome inedito, quello di Lodovico Donà dalle Rose. Il nome Donà dalle Rose è strettamente legato alla storia di Venezia (nella famiglia sono presenti ben 3 importanti dogi), ma anche a quello di una storica famiglia veneta, i Marzotto.
Lodovico, classe '94, secondo il verbale ha un pacchetto azionario pari all'1,2% della Lazio, ed il suo interesse verso la società biancoceleste sembra prettamente legato al discorso stadio: nelle scorse settimane infatti la stessa Marzotto SIM aveva pubblicato una analisi relativa al possibile sviluppo del tema Flaminio per il club biancoceleste in cui veniva sottolineato come il progetto stadio possa rappresentare “una svolta per la Lazio, con un incremento del valore complessivo che può raggiungere il 323%”.



