Mario Balotelli si sta giocando la salvezza con il Sion, la squadra svizzera in cui attualmente milita. Una stagione complicata visti anche gli screzi con tifosi e dirigenza, ma SuperMario ama le sfide ed è pronto a sudare ancora per la maglia del suo club. Ma c'è spazio per i ricordi, qualche stilettata e consigli da dispensare e questo City Inter che lo tocca da vicino.
L'Inter e il City
La finale di Champions League sarà disputata da due suoi ex club, l'Inter e il Manchester City. Per Mario Balotelli è un tuffo nel passato, in stagioni in cui ha vinto tutto e si è reso protagonista in positivo e in negativo. Annate in cui le cose sul campo gli riuscivano tanto da conquistare la maglia della Nazionale. Intervistato da La Gazzetta dello Sport ha parlato di entrambe le squadre: "Ho il cuore diviso a metà. Ho ricevuto tanti inviti per la finale di Istanbul ma sono indeciso, al limite mi siederò al centro dello stadio per non creare equivoci. Ci sono tanti giocatori che possono fare la differenza, tra cui il mio amico Dzeko, ma anche Lukaku e Lautaro. Alzare la Champions League mi mise i brividi e quel gol al Rubin Kazan mi fece sentire protagonista".
Leao, Immobile e la Nazionale
Ma c'è spazio anche per dei consigli e per delle stilettate. Balotelli ha indossato anche la maglia del Milan ed era in tribuna durante l'euroderby: "Ho incontrato Leao e gli ho consigliato di restare al Milan. È una squadra in crescita e di prospettiva che con un paio di acquisti importanti può dire la sua". Poi il capitolo che forse gli sta più a cuore, quello della Nazionale italiana che ultimamente lo ha visto protagonista di un botta e risposta con Mancini, che non lo sta più considerando: "Pensavo Mancini mi convocasse prima della Macedonia, non so poi cosa è successo. Immobile e Scamacca? Buoni giocatori, ma per vincere serve qualcosa in più".



