Una sede di dibattito calcistico e anche di riflessioni inaspettate, è quella degli studi di Sky Sport, dove Beppe Bergomi si è ritrovato a rivivere due momenti chiave del percorso della Nazionale Italiana: la sofferta vittoria contro la Moldavia e la dolorosa sconfitta contro la Norvegia lo scorso giugno. L'ex capitano nerazzurro ha offerto il suo punto di vista sugli avvenimenti e ha pungentemente rievocato le parole di Gigi Buffon.
La sconfitta bruciante contro la Norvegia
Lo scorso 6 giugno, una data che gli appassionati di calcio italiano ricorderanno con una smorfia, l'Italia subì un pesante 3-0 contro la Norvegia. Bergomi, riflettendo su quella sconfitta, ha sottolineato come "ci sono certe squadre che dipende quando le affronti. A giugno vai in Norvegia e per noi giugno o i primi di settembre sono sempre partite complicate...". Il commento prende di mira anche lo stato fisico e mentale dei giocatori italiani, specialmente quelli interisti reduci dalla finale di Champions League. Anche Gigi Buffon, che non ha avuto timore di mettere il dito nella piaga, aveva condiviso un pensiero simile. Bergomi replica dicendo che Buffon avrebbe potuto esprimere il suo punto di vista “in maniera più elegante”, ma ammette che la squadra norvegese non è da sottovalutare: "Loro sono una squadra forte e in quel momento noi non eravamo al top."
Il riflesso delle assenze pesanti
Ciò che colpisce nell'analisi di Bergomi è la sua attenzione agli assenti chiave durante quella sconfitta. L'Italia ha sofferto per varie assenze importanti, e questo ha sicuramente compromesso la performance dei ragazzi in campo. Non basta avere talento in panchina se le alchimie in campo non funzionano, e Bergomi non manca di sottolineare quanto questo abbia influito sul risultato finale. Le dichiarazioni di Buffon erano arrivate in un momento di particolare pressione, e l'ex portiere azzurro, noto per la sua schiettezza, aveva attribuito una parte della debacle allo stato mentale e fisico precario di alcuni giocatori dell?inter. Certo, sentire che “venivano da cinque sveglie in finale di Champions League” non deve essere stato piacevole neanche per l'orgoglio interista.
La vittoria sofferta contro la Moldavia
Passiamo poi alla luce in fondo al tunnel: la vittoria sofferta contro la Moldavia. Bergomi, sempre analitico, ne parla come di una partita dove "la squadra ha sofferto, ma è riuscita a portare a casa il risultato"*. Qui risiedono i piccoli trionfi morali che fanno bene al morale della squadra e alzare un po' il sipario dopo il disastro norvegese. Anche se la partita contro la Moldavia non era un banco di prova paragonabile al confronto con altre nazionali di alto livello, per Bergomi l'importanza sta nel modo in cui l'Italia è stata capace di gestire le difficoltà.


