Federico Bernardeschi non è solo un calciatore di talento, ma anche una personalità che non ha paura di vivere al di fuori degli schemi convenzionali. Recentemente, nel podcast di Gianluca Gazzoli, Bernardeschi ha aperto il suo cuore su temi sensibili come il giudizio degli altri, l'autenticità personale e le sfide che ha affrontato lungo il suo percorso.
La sfida contro i pregiudizi
"Mi sono messo la gonna 12 anni fa. Capirai, Bernardeschi, la pantagonna, eccetera eccetera. Che problema c'è?" racconta l'ex giocatore della Juventus, descrivendo un episodio della sua giovinezza che ha fatto discutere. Con un tono tra il serio e lo scherzoso, Bernardeschi sottolinea quanto i giudizi altrui siano stati capaci di influire sulla sua serenità personale. Essere autentici è però un concetto che, con il tempo, ha imparato a mettere al primo posto, superando i pregiudizi e la pressione sociale.
Un viaggio verso l'autenticità
Nel suo racconto, Bernardeschi riflette su come, a soli vent'anni, fosse costretto a confrontarsi con articoli di giornale che si concentravano su dettagli della sua vita personale piuttosto che sul campo. "Ora te la racconto ridendo e scherzando, ma in quel momento lì io soffro," aggiunge, evidenziando quanto fosse doloroso sopportare le etichette e le dicerie. Tuttavia, questa esperienza è stata per lui un catalizzatore per una crescita personale orientata verso una maggiore consapevolezza.
Le priorità della vita
Bernardeschi non esita a sottolineare quali siano, alla fine, le cose davvero importanti. Il benessere della famiglia, sottolinea, è al centro delle sue preoccupazioni: "Se io faccio soffrire mia figlia, allora è un problema. Se io faccio soffrire mia moglie, allora è un problema," evidenzia, ponendo l'accento su ciò che conta veramente.
Con le sue parole, infine, Bernardeschi offre un aneddoto di vita che va oltre il calcio. La sua esperienza invita a riflettere su quanto sia essenziale essere fedeli a sé stessi, indipendentemente dalle aspettative esterne. Perché, come aggiunge, "In questo mondo ognuno è libero di fare quel c***o che vuole."