Il Milan sta incontrando diverse difficoltà. Dopo l'eliminazione dalla Champions League per mano del Feyenoord, la squadra di Conceiçao non è riuscita a risollevarsi nemmeno in campionato. Sabato sera infatti il Diavolo ha perso anche in trasferta contro il Torino per 2-1, mostrando non poche amnesie in campo.
Chi di sicuro sta mancando è Rafael Leao, il maggior talento di questa squadra. L'attaccante portoghese è spesso nell'occhio del ciclone per le sue prestazioni non all'altezza, e questa volta a dire la sua è stato il giornalista Massimo Mauro - ex esterno di Catanzaro, Udinese, Juventus e Napoli.
Questa mattina infatti, nella sua rubrica "Visti dall'ala" per il giornale de "La Repubblica", Mauro ha descritto il numero 10 del Milan in una maniera non proprio positiva. E per farlo ha preso in mezzo anche un'altra personalità di spicco del calcio italiano di qualche anno fa, vale a dire Antonio Cassano.
Le parole di Massimo Mauro: il paragone tra Leao e Cassano
"Leao ha molto talento, ma non può giocare in una grande squadra. Il Milan sta vivendo una stagione assurda, ma Leao dedica un capitolo a parte. Questo giocatore è veramente troppo altalenante: una grande squadra come il Milan non può sopportare la sua discontinuità, non ne vale più la pena. Leao merita di giocare in una squadra di medio livello, è inadatto per un grande club".
E poi il paragone diretto con Cassano, senza mezzi termini: "Leao è un po' come Cassano: un grande talento mai realizzato".
Parole forti, su cui però qualcuno può anche trovarsi d'accordo. Guardando a Cassano, la parentesi al Real Madrid è stata un flop, così come quella all'Inter; è sbocciato alla Roma ed è andato abbastanza bene al Milan, ma il meglio forse l'ha fatto vedere alla Sampdoria. E Leao? Il portoghese ha comunque trascinato il Diavolo allo scudetto con Pioli ed è un classe 1999, ma forse il tempo per fare l'ultimo step si è ormai esaurito.
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