Nel corso della presentazione di "Cadere rialzarsi, cadere rialzarsi", presso il Salone del Libro di Torino, Gianluigi Buffon ha ripercorso alcuni momenti della sua carriera. Tra questi, lo sfogo nel post partita di Madrid, l'11 aprile 2018, contro l'arbitro Oliver. Nella circostanza, sullo 0-3 (dopo il 3-0 dell'andata, a Torino, in favore del Real), il direttore di gara assegnò un rigore ai Blancos (poi trasformato da Cristiano Ronaldo), in pieno recupero, che scatenò le polemiche dei bianconeri e sancì l'eliminazione della Juventus ai quarti di finale di Champions League.
Buffon: "Oliver? Mi vergogno ma ridirei le stesse cose"
"Ora che è passato qualche anno mi vergogno dell'intervista che ho fatto <<se decreti l'uscita di scena di una squadra con un episodio così dubbio, al posto del cuore hai un bidone dell'immondizia>> e di quello che ho detto" ha riferito l'ex portiere della Juventus. "Avevo una certa età, rappresentavo qualcuno ed ero il capitano. Le mie fortune o sfortune dipendevano soltanto da me, ma se tornassi indietro ridirei le stesse cose".
"Non so ancora perché sono stato espulso"
"In quel momento non era semplice riuscire a far sbollire l'amarezza - ha proseguito Buffon - non era solo una partita persa. Era qualcosa di speciale, una rimonta epica in uno stadio epico, con un gruppo che aveva dimostrato un carattere e un'unione incredibile. Ad oggi non so ancora perché sono stato espulso e quindi l'arrabbiatura nelle interviste era dovuta anche a quello. È stata la partita più bella in cui sono stato coinvolto".
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