Il calcio professionistico non è solo tecnica e tattica, ma anche una questione di carattere e nervi. È questo l'insegnamento che si trae dal confronto acceso tra Yerry Mina e Alvaro Morata durante Como-Cagliari, una partita che ha visto i due protagonisti sfidarsi senza esclusione di colpi.
Il duello Mina-Morata
La gara tra Como e Cagliari sarà ricordata per il duello infuocato tra Mina e Morata. Il difensore colombiano, con il suo stile aggressivo e provocatorio, ha messo alla prova la tenuta mentale dell'attaccante spagnolo. “Morata è un calciatore forte, ma io vado forte sulla palla. Non me ne frega un c*zzo se c’è mia madre, mia moglie o mia figlia, vado sempre forte”, ha dichiarato Mina al termine della partita, descrivendo senza mezzi termini la sua determinazione in campo.
La reazione di Morata
Il centravanti del Como, già provato dalle continue provocazioni, ha finito per cedere a un attimo di nervosismo. Dopo l'ennesima provocazione, Morata ha reagito con una spallata che gli è costata un cartellino giallo. Consapevole del rischio di venire espulso, lo spagnolo ha chiesto di essere sostituito, una mossa che denota quanto il duello mentale abbia inciso sulla sua prestazione.
Reazioni post-partita
Le azioni di Mina non sono passate inosservate nel dopo gara. Il tecnico del Como, Fabregas, ha preferito evitare commenti, forse per non gettare ulteriore benzina sul fuoco: “Non commento questo tipo di giocatori”. Dall'altra parte, in casa Cagliari, Mina riceve applausi e riconoscimenti. Caprile, compagno di squadra, non ha avuto dubbi: “Yerry è un leader e come tale quando non c’è si sente. Ora è tornato e abbiamo fatto un altro clean sheet dopo Parma”.
