Davide Calabria, ex capitano del Milan, ha aperto il suo cuore in un'intervista a Rivista Undici, raccontando i motivi dietro la sua partenza da una squadra che ha rappresentato il suo punto di riferimento per tanti anni. Ora al Panathinaikos di Rafa Benítez, dopo una breve parentesi al Bologna, Calabria riflette su quei momenti che ne hanno segnato la carriera.
Il dispiacere di esser andato via
Calabria, cresciuto nel vivaio rossonero, non ha avuto certo un percorso convenzionale nel suo passaggio dal Milan al Panathinaikos. "Dopo anni e anni tra il Vismara e Milanello, persone conosciute alle quali voglio bene e dopo aver condiviso così tanto mi è dispiaciuto andar via per degli episodi spiacevoli," afferma Calabria. Questo trasferimento, secondo il terzino, è stato guidato da motivi che vanno oltre il campo.
Un addio inevitabile
Il passaggio al Bologna è stato piuttosto inatteso. Mentre Calabria inizialmente non voleva neanche considerarne la possibilità, qualcosa è cambiato in modo repentino. All'epoca, l’ex capitano era in fase di stallo con il Milan, e un'aneddoto curioso mischiato al tempismo ha sbloccato la situazione. "Sartori fece una battuta al mio ex agente: ‘Se dovesse mai discutere con il mister, sappiate che noi ci siamo’." Un paio di giorni dopo, una serie di eventi inaspettati ha fatto precipitare la situazione. Era ormai tempo di cambiare aria.
L’esperienza al Bologna
L'approdo al Bologna ha permesso a Calabria di respirare un’atmosfera diversa. "La situazione era abbastanza delicata," ricorda lui, descrivendo il contesto milanese da cui è scappato. Indossare la maglia rossoblù non era nei suoi piani, ma è diventata un’opportunità per dimostrare ancora il suo valore. Nonostante le difficoltà iniziali, l'atteggiamento di Calabria nel trasferirsi era chiaro: difendere le proprie idee a costo di affrontare nuove sfide.
Il futuro al Panathinaikos
Adesso, con la maglia del Panathinaikos, Calabria si trova sotto la guida di Rafa Benítez, un tecnico che ha una lunga storia di successi. L’avventura greca rappresenta un nuovo capitolo per lui, lontano dai clamori e dalle pressioni di San Siro. Atene è diventata una nuova casa dove riappropriarsi del suo spazio in campo e magari, chissà, far ricredere chi aveva dubitato di lui. Calabria dimostra di avere ancora tanto da dare e non sembra intenzionato a fermarsi.
Una nuova strada
Il viaggio di Calabria dal Milan alla Grecia, passando per Bologna, dimostra come i percorsi di carriera possano essere imprevedibili. "Non volevo più avere a che fare con certa gente," afferma, convinto che bisogna allontanarsi da ambienti negativi per vedere il vero potenziale. Certo è che la sua scelta di unirsi al Panathinaikos non è stata solo una fuga, ma un’opportunità per rinascere e reinventarsi nel panorama calcistico internazionale.


