Nel giorno della sua nomina ad amministratore delegato della Juventus, Damien Comolli ha subito messo le cose in chiaro: niente spese folli, niente campagne trasferimenti faraoniche, ma una strategia di mercato fondata su equilibrio finanziario, intelligenza e sostenibilità. Dopo anni di bilanci pesanti e investimenti azzardati, la “nuova Juve” punta a un modello virtuoso, capace di garantire competitività senza rinunciare alla solidità economica. E in questa visione, il mercato dei parametri zero diventa una risorsa imprescindibile.
Come dimostra l’operazione Jonathan David, anticipare i tempi e muoversi con lungimiranza può permettere di ottenere giocatori di livello a costi contenuti (almeno per quanto riguarda il prezzo del cartellino). Per questo, la dirigenza bianconera è già al lavoro per monitorare alcune situazioni contrattuali interessanti in vista delle prossime sessioni di mercato. In cima alla lista di Comolli ci sarebbero due profili ben noti nel nostro campionato: Mike Maignan del Milan e Zeki Celik della Roma.
Il sogno Maignan: difficile ma non impossibile
Il portiere francese, campione d’Europa con il Lille e da anni tra i migliori estremi difensori della Serie A, è in scadenza con il Milan nel 2026. I dialoghi per il rinnovo si sono ormai arenati e il giocatore guarda con interesse alla Premier League, dove il Chelsea è pronto a offrirgli un contratto faraonico. Tuttavia, la Juventus osserva da vicino, pronta a inserirsi se dovessero cambiare le carte in tavola.
Maignan, che ha compiuto 30 anni in estate, rappresenterebbe un rinforzo di primissimo livello, ma la concorrenza inglese e le richieste d’ingaggio rendono la trattativa estremamente complicata. In casa bianconera, però, si fa leva sui rapporti consolidati: lo “zoccolo duro” transalpino della rosa bianconera - da Khephren Thuram a Kalulu - potrebbe fare la differenza.
Celik, l’occasione giusta per le fasce
Diverso il discorso per Zeki Celik, anche lui in scadenza ma con la Roma. Il laterale turco ha disputato oltre cento partite con Maignan ai tempi del Lille e si trova ora in una situazione più fluida: i dialoghi per il rinnovo con i giallorossi sono aperti, ma la Juventus ha già effettuato i primi sondaggi esplorativi. L’obiettivo è capire se possa esserci spazio per inserirsi e approfittare di eventuali rallentamenti nella trattativa.
In una rosa che necessita di nuova linfa sulle corsie laterali, Celik sarebbe un rinforzo prezioso: affidabile, tatticamente duttile e con uno stipendio ancora sostenibile rispetto ai parametri bianconeri.
Gnabry, il sogno proibito
Tra i nomi finiti sui taccuini della dirigenza figura anche Serge Gnabry, esterno offensivo del Bayern Monaco. Tuttavia, l’operazione è già destinata a raffreddarsi: l’ingaggio dell’attaccante tedesco è considerato fuori portata e la concorrenza del Liverpool rende impraticabile qualsiasi trattativa.
La nuova Juventus di Comolli, dunque, non promette colpi da prima pagina a suon di milioni, ma una strategia fondata sulla sostenibilità e sull’intelligenza gestionale. La priorità è costruire una squadra solida e competitiva senza rinunciare alla disciplina economica: una sfida complessa, ma necessaria per riportare la Vecchia Signora ai vertici del calcio italiano ed europeo.


