Non è stata la serata magica che Enzo Maresca si augurava per il suo esordio in Champions League con il Chelsea. Lontani dall'Inghilterra, sul complesso campo del Bayern Monaco, i Blues sono caduti per 3-1, traditi da un'autorete di Chalobah e dalla doppietta del solito Harry Kane. Un primo assaggio di Europa amaro, ma che lo stesso Maresca ha deciso di vedere sotto una luce positiva, parlando di una "sconfitta da cui costruire qualcosa di interessante". Tuttavia, le critiche non si sono fatte attendere, con l'ex leggenda del Liverpool Jamie Carragher in testa al coro dei detrattori.
La gara: un autogol e Kane fermano il Chelsea
Che le trasferte in Germania non siano una passeggiata lo sa bene chiunque calchi i palcoscenici europei. Ma quando di fronte hai un Bayern Monaco capace di sfruttare ogni minimo errore, la situazione si complica maledettamente. L'autogol di Chalobah ha aperto le danze, mentre Harry Kane ha messo la firma su una doppia cifra che ha spento le speranze del Chelsea. Solo il sigillo di Cole Palmer, per un attimo, ha illuso i tifosi in trasferta, ma la reazione è stata poca e tardiva.
Le critiche di Carragher: tra ironia e amarezza
In Inghilterra, però, il calcio non è solo una questione di campo, ma soprattutto di analisi a tutto campo. E quando a prendere la parola è Jamie Carragher, il tono non è certo leggero. "Tre anni e mezzo fa il Chelsea di Tuchel vinceva la Champions. Ora sono qui e hanno speso 2 miliardi di sterline senza avvicinarsi ai top club della Premier,"* ha sparato Carragher, come se stesse ancora guidando quella micidiale linea difensiva ai tempi del Liverpool.
Dal Betis al PSG: trofei snobbati
Non è finita qui. Quando gli è stato fatto notare che il Chelsea non è esattamente a digiuno di titoli, avendo in tasca una Conference League contro il Betis e un Mondiale per Club vinto contro il PSG, Carragher ha liquidato i trionfi con una battuta al vetriolo, definendo la Coppa del Mondo per Club "un trofeo da Topolino". Dichiarazioni forti, che sottolineano come, per gente come lui, soltanto la Champions League possa far dormire sonni tranquilli ai nostalgici del grande calcio internazionale.