Cassano ancora contro il Milan: "Salvato da una papera e da un rigore inesistente"

Antonio Cassano lancia scintille nel calcio italiano, criticando aspramente la sfida Milan-Fiorentina. Loda Morata come unico a emergere, accusa errori e decisioni arbitrali discutibili, e contesta l'esaltazione dell'allenatore. Le sue parole pungenti dividono i tifosi e accendono dibattiti appassionati
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Nel mondo del calcio italiano, ogni commento di Antonio Cassano è come una scintilla che accende discussioni accese e vivaci tra i tifosi. Il recente intervento dell'ex calciatore a "Viva el Futbol", inerente alla sfida tra Milan e Fiorentina, non ha fatto eccezione. Cassano non si risparmia mai e, ancora una volta, ha espresso opinioni che stanno facendo discutere appassionati e addetti ai lavori.

Un'ora di anonimato

Duro e schietto come al solito, Cassano ha affermato: "Per un'ora brutta partita, su 22 calciatori se ne salva soltanto uno. Luka Modric, che anche se fa un passaggio di due metri è sempre bello da vedere. Modric fa un altro sport." Parole forti che sottolineano l'insoddisfazione dell'ex fantasista nei confronti di una prestazione che non ha brillato sui campi italiani.

Il ribaltamento del Milan

Quando il discorso si sposta sui rossoneri, Cassano non si tira indietro. Il Milan, secondo il suo punto di vista, ha ribaltato la partita grazie a errori altrui più che per meriti propri. "Il Milan l'ha ribaltata con una papera di de Gea, poi il rigore", afferma Cassano, sottolineando come fattori fortuiti abbiano giocato un ruolo chiave. Le sue parole lasciano intendere che, senza questi episodi, forse avremmo visto un esito diverso.

Critiche al rigore concesso

Entrando nei dettagli dell'incontro, Cassano ha commentato anche il momento decisivo del rigore. "Il rigore che non c'era", sostiene l'ex calciatore, mettendo in discussione non solo la decisione arbitrale, ma anche la capacità del Milan di conquistare la vittoria senza episodi favorevoli. Un giudizio che toglie splendore ad una vittoria per molti meritata.

L'allenatore sul piedistallo

Non poteva mancare, infine, una riflessione sul ruolo dell’allenatore. Cassano critica l’erronea glorificazione fatta dagli osservatori: "... ovviamente metti sul piedistallo l'allenatore". È una chiara critica a chi, secondo lui, è pronto ad esaltare eccessivamente la panchina per meriti non completamente evidenti sul campo.

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