Chivu in conferenza: "19 giocatori impiegati? Voglio che tutti si facciano trovare pronti. Vi dico chi gioca tra Pio Esposito e Bonny"

L'allenatore nerazzurro ha parlato alla vigilia del match contro la Cremonese
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Cristina Chivu ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Cremonese, in occasione della sesta giornata di Serie A. L'allenatore nerazzurro ha toccato vati temi, passando dalle scelte di queste prime uscite stagionali, il gran numero di giocatori impiegati dal primo minuto (ben 19), fino ad arrivare all'infortunio di Thuram e alla scelta del suo sostituto per la partita con i grigiorossi.

La ritrovata solidità difensiva

"Abbiamo raggiunto un buon equilibrio e siamo cresciuti in questo senso. Ora siamo più attenti anche nelle fasi in cui attacchiamo. Sono soddisfatto. La mia idea di base resta quella di non subire gol, mantenendo attenzione e organizzazione".

L'infortunio di Thuram

"Marcus a Cagliari era quello che aveva giocato meno ed era riposato; contro lo Slavia vedevo in lui e Lautaro una coppia in grado di creare molte difficoltà. Purtroppo però gli infortuni possono sempre capitare. Ci dispiace perderlo, ma non si tratta di nulla di grave: serve solo un po’ di tempo".

Chi tra Bonny e Pio Esposito

"In questo momento ho soltanto un’idea chiara, vedremo chi giocherà accanto a Lautaro. Al 90% però ho già preso la decisione".

19 titolari in 7 partite

"Faccio ciò che sento e che considero più giusto per gestire il gruppo, soprattutto quando si gioca ogni tre giorni. Non ci sono regole o limiti fissi. Ciò che non conosciamo è infinito, mentre ciò che conosciamo è limitato: parto sempre da questo principio. Anche per i portieri non c’è una regola, non è che uno giochi in Champions e l’altro in campionato. Deciderò sempre in base alle mie sensazioni".

Le scelte di formazione

"Sono sempre trasparente con i giocatori: c’è chi preferisce che glielo dica prima e chi invece dopo. Non ho una regola precisa, ma in allenamento cambio spesso le cose per responsabilizzare tutti. Può capitare che qualcuno oggi si sia arrabbiato pensando di non giocare domani, e per me va bene: voglio che abbia quella rabbia. Voglio che si faccia trovare pronto indipendentemente dalle mie decisioni. A volte comunico la formazione il giorno prima, altre la mattina stessa; finora, però, l’ho sempre detto tre ore prima".

La condizione fisica della squadra

"Con il passare del tempo la condizione fisica migliorerà, grazie alle partite e al ritrovare brillantezza. Rimane però sempre il rischio di infortuni. La squadra si sta allenando molto bene, anche oltre le aspettative. Siamo uno staff con determinazione e sensibilità, ma ciò che conta di più è la sensibilità dei giocatori, che si sono immediatamente adattati".

Sulla Cremonese

"È una squadra fisica, ben organizzata e allenata, consapevole dei propri limiti e determinata a restare in Serie A. Nicola ha esperienza in questo, sa trasmettere mentalità a una squadra che sulla carta parte in difficoltà. Giocano con cuore e umiltà".

Su Diouf

"Ha bisogno di tempo, anche perché è l’ultimo arrivato. Si sta allenando bene e noto dei progressi rispetto ai suoi primi giorni qui, quando era un po’ timido. Il gruppo lo sostiene quotidianamente. Ci sono qualità, ambizione e una forte cultura del lavoro".

I gol dei centrocampisti

"Non siamo mai soddisfatti di nulla… (ride, ndr). Io voglio vedere una squadra che vince, che sappia esprimere la miglior versione di sé stessa. Una squadra che scende in campo con responsabilità e l’atteggiamento giusto, senza dimenticare di provare piacere nel fare il proprio lavoro. Non conta chi segna, ma chi si sacrifica, vedere che l’ego non ha spazio e che tutti fanno il massimo per portare a casa il risultato".

Su Bonny

"Gli manca soltanto la titolarità. Finora è sempre entrato a partita in corso e ha già accumulato diversi minuti. Non ha mai saltato un allenamento: prima o poi arriverà anche per lui il momento di partire dall’inizio… È un ottimo giocatore. Tutti conoscono la mia stima e il mio pensiero su di loro. Con i giovani ci lavoro molto, credo in loro, nella loro energia e determinazione. So quanto sia importante avere ragazzi giovani in un gruppo esperto: portano fame e un surplus di energia. Bonny è uno di questi. In campo dà tutto, mette l’anima e cerca sempre di crescere".

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