A nessun allenatore piace perdere, a Sergio Conceicao ancor meno che agli altri. Come tutti i suoi colleghi portoghesi, anche l'ex Porto è piuttosto fumantino e lo dimostra l'atteggiamento durante le conferenze stampe. Già prima del match aveva risposto stizzito ai cronisti che gli chiedevano perché non schierasse Leao, Pulicis, Gimenez e Joao Felix insieme ("In campo ci vanno in 11"), poi nel post partita ha abbandonato la salata stampa dopo pochi minuti. Questa volta però la sconfitta di Champions non c'entra.
Perché Conceicao ha lasciato la conferenza stampa dopo pochi minuti?
Pochi minuti prima, il tecnico portoghese aveva risposto a muso duro a Fabio Capello su Sky Sport che gli aveva chiesto se non avesse sottovalutato l'avversario schierando una formazione spregiudicata: "Io sono abituato a rispettare tutto e tutti - ha risposto il tecnico rossonero stizzito -. Dalla mia parte serietà massima. La preparazione della partita è stata la stessa di una finale di Champions. Non sottovaluterò mai l'avversario perché so quanto ho lavorato per arrivare qua: ho sempre rispettato l'avversario. Per quanto riguarda i quattro attaccanti alla fine siamo tutti bravissimi a commentare, anche io. Io l'ho fatto in quel momento perché pensavo fosse la cosa giusta ma erano loro quattro più altri sette. Sono io che devo trovare l'equilibrio giusto e lavorare su questo".
Subito dopo la conferenza stampa flash in cui ha risposto solo alla prima domanda: "Sapevamo di come era l'ambiente, della loro aggressività, lo sapevamo. Sicuramente le partite diventano più facili se vinci i duelli. Siamo entrati subito in partita con un'occasione per Reijnders, poi abbiamo preso goal... vabbè, cose che succedono. Non è stata una partita fortunata. Sicuramente si doveva fare di più. Abbiamo avuto le occasioni per pareggiarla almeno. Questo è il riassunto" ha analizzato rapidamente l'allenatore del Milan. Poi ha chiosato: "Ora, visto che ho aspettato 15 minuti fuori per parlare, 30 secondi di conferenza bastano. Scusate e grazie a tutti. Buona serata". La stoccata era rivolta alla precedente conferenza del terzino del Feyenoord Smal che era durata troppo secondo il tecnico portoghese costringendolo ad aspettare fuori dalla sala stampa per un quarto d'ora.