L'ottavo di finale di Coppa Italia tra Lazio e Milan si prospetta come un appuntamento da non perdere per gli appassionati di calcio. Mister Massimiliano Allegri, alla guida dei rossoneri, ha raccontato le sue impressioni ai microfoni di SportMediaset, delineando un quadro interessante della sfida che si terrà a Roma. In palio, oltre alla prestigiosa Coppa, c'è l'orgoglio di dimostrare la solidità delle due formazioni, entrambe ambiziose e determinate a proseguire il cammino nella competizione.
L'atmosfera di Roma e il significato della Coppa Italia
«Troveremo - ha spiegato Allegri - un bell'ambiente come sempre a Roma». Le parole dell'allenatore rossonero a SportMediaset esprimono rispetto non solo per l'avversario, ma anche per l'atmosfera che si respira allo Stadio Olimpico. La Lazio è una squadra «complicata» e per entrambe le formazioni «è un obiettivo importante». La Coppa Italia è spesso snobbata nelle fasi iniziali, ma, come sottolinea Allegri, diventa un trofeo ambito quando si arriva agli ottavi di finale. La pressione cresce e il desiderio di vincere contagia tifosi e giocatori.
Le scelte tattiche e le condizioni fisiche del Milan
Allegri ha analizzato con meticolosa calma le condizioni fisiche della sua rosa. «Pulisic è a disposizione, Fofana no e speriamo di averlo col Sassuolo», ha dichiarato. Athekame e Gimenez restano ancora nelle fasi di recupero, ma la loro assenza non deve scoraggiare i rossoneri. In una partita che si gioca sui 90 minuti senza supplementari, l'utilizzo ottimale delle sostituzioni sarà cruciale. L'allenatore ha anche espresso curiosità riguardo alla condizione atletica di Jashari, che torna in campo dopo un periodo lontano dal gioco.
Giocatori chiave e mentalità vincente
La performance di Nkunku è stata messa sotto i riflettori poiché «ha giocato tecnicamente tutte le palle nel miglior modo possibile». La sua crescita in campo rappresenta un elemento positivo per la formazione rossonera. Allegri si complimenta anche con Mike e il resto della squadra, lodando il loro buon andamento. «Domani il focus è chiuderla nei 90 minuti», perché essere pronti ai rigori è un’eventualità che non deve essere presa alla leggera.
