Non era una bufala, secondo il CorSport il Napoli rischia davvero restrizioni sul mercato

Il Napoli, insieme ad altre squadre italiane, rischia di avere dei paletti nei prossimi mercati a causa di nuovi parametri finanziari come il costo del lavoro allargato
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Nei giorni scorsi si era sparsa la notizia secondo cui il Napoli, insieme ad altri club di Serie A, avrebbe rischiato delle restrizioni nei prossimi mercati, notizia poi confutata da più parti, numeri alla mano, Secondo il Corriere dello Sport invece, non si trattava di una bufala, ma il club campione d'Italia si trova veramente ad affrontare un ostacolo di natura finanziaria che potrebbe influenzare il suo mercato. Secondo il quotidiano sportivo romano, l'introduzione dei nuovi parametri sta mettendo a rischio il mercato della squadra partenopea, che potrebbe trovarsi costretta a operare almeno a saldo zero. Ma qual è l'effettiva portata di questa situazione e quali sono i rischi per il futuro del club di De Laurentiis?

Cambiamenti nei parametri

Sembra che le notizie della scorsa settimana avessero un fondo di verità: il Napoli, così come altri club di Serie A, rischiano restrizioni operative sul mercato. I nuovi criteri introdotti riguardano principalmente due indicatori: il rapporto di indebitamento e il costo del lavoro allargato (CLA). Questo secondo parametro, in particolare, si è rivelato critico per il Napoli. Il CLA mette in relazione il costo totale del lavoro, che include stipendi, ammortamenti e commissioni, con i ricavi generati da diritti TV, sponsor e biglietteria. Questo approccio è simile alla "squad cost rule" adottata dall'UEFA, che pone un limite del 70% alle spese relative a stipendi, commissioni e ammortamenti per le squadre che partecipano alle competizioni europee.

Il rischio di un "mercato a saldo zero"

Più di una squadra di Serie A potrebbe non risultare in regola con il parametro CLA, fissato allo 0,8. Tra queste, il Napoli sembra in primo piano, accompagnato dalla Lazio. Di fronte a una crescita delle spese per i cartellini e gli ammortamenti, il club partenopeo si trova a guardare con preoccupazione alla finestra di mercato invernale. Come riporta il Corriere dello Sport, "Entro la metà di dicembre il responso: chi ha i parametri fuori misura riceverà il cosiddetto blocco 'soft', cioè quello che permette di fare comunque delle operazioni ma chiudendo la sessione a saldo zero".

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Fino a sei-sette squadre del campionato rischiano di incorrere nel blocco soft, una situazione che potrebbe creare nuovi equilibri nel mercato di gennaio. La Lazio, per esempio, ha visto una riduzione dei ricavi, mentre il Napoli deve fare i conti con l'aumento delle spese. In quest'ottica, le squadre hanno già consegnato la documentazione necessaria alla nuova commissione, incaricata di analizzare i conti e valutare la gestione. Non è un mistero che "Nell’ultima misurazione di settembre sarebbero risultate più o meno a rischio, tra le tante, anche Sassuolo, Genoa, Pisa, Torino, Roma e Fiorentina...".

 

Non resta che aspettare la metà di dicembre, quando ogni club di Serie A capirà in che modo potrà operare sul mercato.

Giulio Piras
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