Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è una figura che sicuramente non passa inosservata nel mondo del calcio. La sua carriera si snoda tra il cinema e il pallone, due universi che sembrano distanti ma che lui ha saputo armonizzare con maestria. In un’intervista a Rsi, la Radiotelevisione svizzera, De Laurentiis ha svelato alcuni aspetti inediti della sua avventura calcistica, ricca di aneddoti e riflessioni.
L'ingenuo inizio nel calcio
«Quando sono arrivato nel calcio, non ne sapevo nulla», ha confessato De Laurentiis con la sua tipica sincerità spiazzante. «Pensate che quando mi parlavano del 4-4-2 pensavo fosse un modo di sedersi a tavola, e tutti ridevano».
Cinema e calcio: due Mondi, una Filosofia
De Laurentiis traccia un interessante parallelismo tra cinema e calcio, i due mondi che più lo rappresentano: «Il cinema mi ha insegnato la disciplina, l'amore per il lavoro e la professionalità». In questo, si comprende quanto l'esperienza cinematografica abbia influenzato la sua gestione calcistica. Il presidente del Napoli parla di creazione, di costruire qualcosa dal nulla come se stesse producendo un film.
Nel mondo del cinema, De Laurentiis spiega: «Il cinema è libertà, un oceano di idee dove puoi scegliere la storia da raccontare». E in un mondo così dinamico e imprevedibile come quello del calcio, l'approccio creativo di un regista si adatta quasi naturalmente. Tuttavia, non manca di sottolineare la differenza fondamentale tra i due campi: «Il calcio, invece, è imprevedibile: non esiste un copione».


