Di Francesco spaventa tutti: "Camarda si è dovuto prendere qualche giorno"

Il tecnico del Lecce ha parlato delle condizioni della giovane promessa italiana Francesco Camarda, che si è dovuto prendere qualche giorno di stop
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In vista della partita contro la Lazio valida per la 12esima giornata di Serie A, il tecnico del Lecce Eusebio Di Francesco ha parlato nella consueta conferenza stampa di presentazione del match. I pugliesi partono ovviamente sfavoriti, ma sono pronti a mettere in difficoltà la Lazio e dire la loro.

 

Della partita non farà parte una delle giovani promesse che militano nella formazione salentina: Francesco Camarda. L'attaccante, arrivato nel corso del mercato estivo dal Milan con la formula del prestito secco, non è riuscito ancora a ritagliarsi un ruolo di primo piano, anche se ha trovato il primo gol in Serie A. Adesso, un infortunio mina il prosieguo della sua stagione, o quantomeno quello relativo alle prossime partite.

 

Di Francesco spaventa tutti su Camarda: "Si è dovuto prendere qualche giorno di stop"

Di Francesco ha parlato delle condizioni di Camarda al rientro dopo la sosta nazionali: "Discorso a parte per Camarda che ha dovuto prendersi un paio di giorni di stop. Oggi è tornato a lavorare e vedremo se potrà essere della partita domani". Dopodiché si è lasciato andare in una protesta volta a proteggere il talento di Camarda ma non solo.

 

Le parole di protesta di Di Francesco: "La fiducia ai giovani non va data di default ma si guadagna con gli atteggiamenti in campo. Se parliamo di Camarda non dimentichiamoci che è un quasi diciottenne che sta calcando palchi importanti prematuramente. Se però si continua a scrivere che a 17 anni non si può battere un rigore allora non si va da nessuna parte. Il coraggio deve stare da entrambe le parti e la crescita passa anche dagli errori. Bisogna lavorare meglio nei settori giovanili: tante volte trovo i ragazzi che non calciano mai in porta, si pensa di più alla tattica e meno alla crescita individuale dei calciatori. Tutti ci riempiamo la bocca di belle parole ma poi le responsabilità dobbiamo sempre prendercele noi tecnici oppure è il sistema che deve crescere?".

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