Antonio Di Natale torna a far parlare di sé, ma questa volta non in qualità di bomber implacabile bensì come fine analista della Serie A. In un'intervista a Tuttosport, Totò ha delineato le sue previsioni su chi potrebbe brillare e chi, invece, deve ancora aggiustare il tiro. Tra l’importanza dei nuovi arrivi e le gerarchie ancora incerte, Di Natale offre un quadro interessante della situazione attuale.
Le considerazioni di Di Natale sulla Serie A
Nelle sue parole trapela una profonda conoscenza del nostro amato campionato: “Mi piacciono Napoli e Milan, ma occhio all’Inter per lo scudetto. E c’è pure la Roma di Gasperini che mi incuriosisce parecchio”, ha dichiarato. Parole che non possono passare inosservate, soprattutto quando pronunciate da chi in campo ha sempre saputo come fare la differenza.
C'è tuttavia un'ombra che aleggia sulla Torino bianconera, quella che Totò stesso non esita a sottolineare: le critiche sono inevitabili quando si è la Juve, e il pareggio in cinque gare consecutive ne è un segno evidente. “Non la vedo pronta per lottare per il tricolore. Ma ha i mezzi per arrivare in Champions League”. Un quadro chiaro e diretto, che non lascia spazio a fraintendimenti.
Juventus: problemi d'attacco e gerarchie da definire
L'ex numero 10 dell'Udinese non si limita a una critica superficiale, ma offre anche una disamina tattica della situazione: “Manca ancora una gerarchia probabilmente. Poi David e Openda arrivano da altri campionati, serve tempo”. La pazienza sembra essere la chiave di volta per superare le attuali difficoltà.
Per quanto riguarda la scelta fra i vari attaccanti, Di Natale è chiaro: “Chi farei giocare fra il canadese e Vlahovic? Quest'ultimo, senza alcun dubbio. Ha fatto cose straordinarie alla Fiorentina e da quando è alla Juve ogni anno va in doppia cifra”. Totò conclude sostenendo che Vlahovic potrebbe non raggiungere mai i 30 gol a stagione, ma la sua importanza è fuori discussione.
