La Juventus non è in vendita, parola del CEO di Exor, John Elkann. In recenti dichiarazioni rilasciate a Reuters, Elkann ha smentito categoricamente l'idea di una possibile cessione del club bianconero, uno dei più prestigiosi del panorama calcistico europeo. Questa rassicurazione arriva in un momento in cui si susseguono voci riguardanti cambi ai vertici societari, complici le mosse di Tether, società di criptovalute divenuta di recente azionista di rilevo.
Il legame centenario tra la Juventus e la famiglia Agnelli
Elkann non ha esitato a sottolineare la continuità e la dedizione della famiglia Agnelli nei confronti della Juventus: "Siamo orgogliosi di esserne gli azionisti di controllo da oltre un secolo". Un legame che affonda le radici nel lontano 1923, anno in cui Edoardo Agnelli assumeva la presidenza del club. Exor, la holding di famiglia, non solo detiene oltre il 65% delle quote del club, ma ha anche immesso fondi considerevoli per sostenerlo finanziariamente, circa un miliardo di euro negli ultimi sette anni attraverso vari aumenti di capitale.
Aperture verso collaborazioni future
Nonostante l'irremovibile controllo della famiglia Agnelli, John Elkann ha anche aperto a possibili collaborazioni con altri investitori. Chiaramente positivo verso chi condivide la stessa passione calcistica, Elkann ha precisato: "Siamo aperti a idee costruttive da parte di tutti gli stakeholder"*. È in questo contesto che si inserisce Tether, la società di criptovalute divenuta di recente secondo azionista del club con una partecipazione superiore al 10%.
La governance della nuova Juventus
Tether ha già proposto di rafforzare la governance bianconera tramite l'inserimento di nuovi membri nel consiglio di amministrazione, quali Francesco Garino e Zachary Lyons. L'obiettivo, affermano, è quello di "allineare maggiormente il club sia ai suoi tifosi che ai moderni standard di gestione". La priorità di Exor, tuttavia, rimane quella di coniugare risultati sportivi positivi con la disciplina finanziaria, un mantra che Elkann ripete con vigore e determinazione.
Insomma, per ora la Juventus rimane saldamente nelle mani della famiglia Agnelli, mentre gli investitori come Tether potrebbero aggiungere nuovi capitoli alla storia già gloriosa della Vecchia Signora.
