La Juventus ha battuto un Como coriaceo al Sinigaglia 1-2 grazie al rigore realizzato da Kolo Muani all'89' ma ai lariani non è sceso giù il rigore non dato ad Abisso all'80' per fallo di mani di Gatti che ha colpito la palla durante un contrasto con Douvikas. Nel post partita mister Fabregas era una furia.
Le parole di Fabregas dopo Como Juve
Il tecnico spagnolo si è sfogato ai microfoni di Sky Sport: "Non abbiamo meritato di perdere, abbiamo fatto 60' ottimi. Dopo la squadra ha gestito il dominio, migliorando rispetto a Milan e Atalanta, poi ci sono cose che non si possono controllare. Questa volta non sto zitto perché è successo già troppe volte. Contro la Lazio, contro il Milan, contro l'Udinese, poi oggi. Così è abbastanza, io devo difendere il Como, la società, la città. Lo so che siamo piccoli ma basta. L'arbitro può non vederlo, ma questa giocata deve essere vista dal Var perché sennò mi fanno venire i dubbi. Dubbi su come viene gestita la partita da arbitro e Var. E' come il rigore del Venezia in casa della Juve. O si dà sempre o non si dà".
Gatti ha replicato immediatamente: "Mi fa strano che un allenatore che ha giocato a livelli così alti nella sua carriera da calciatore dica una cosa del genere. Per ogni mezzo tocco si fischia subito rigore, noi difensori nel calcio di oggi siamo troppo penalizzati, non si può più fare nulla. Se diamo rigori così smettiamo di giocare. Ho messo la mano per coprire la palla. Avrei detto la stessa cosa a parti invertite, non esiste e non mi sarei arrabbiato".
La moviola di Marelli
Anche su Dazn se n'è discusso, col moviolista Marelli che ha spiegato: "Questa è un’interpretazione, è legittimo avere opinioni differenti. Vi porteremo un episodio di Inter-Napoli per far capire la coerenza della sala VAR. Entrambi si aiutano, ma c’è un tocco con la mano di Gatti che è casuale. Stesso episodio di Inter-Napoli con Olivera. La coerenza sta nell’aver utilizzato lo stesso metro arbitrale, cioè la non punibilità. A mio parere, questi episodi sono casuali e non meritano l’assegnazione del rigore". Non è dello stesso avviso Behrami che commenta: "Capisco, ma lì quella deviazione cambia la traiettoria e lo toglie dalla coordinazione del giocatore. È un tocco che influisce molto. Sono piccoli centimetri che fanno la differenza per un attaccante, per me era rigore, c'erano gli estremi per assegnarlo".
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