Fagioli confessa: "Non ho sconfitto la mia dipendenza dal gioco. Voglio ringraziare Allegri e 5 giocatori della Juve"

Il 20 maggio è stato un giorno speciale per Nicolò Fagioli, è tornato in campo contro il Bologna dopo aver scontato la squalifica di 7 mesi per scommesse illegali. Il giovane centrocampista bianconero si è raccontato alla Gazzetta dello Sport.
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N. Fagioli
#44FiorentinaCentrocampista
Serie A
Stagione 2025/2026

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Il 20 maggio è stato un giorno speciale per Nicolò Fagioli, è tornato in campo contro il Bologna dopo aver scontato la squalifica di 7 mesi per scommesse illegali. Il giovane centrocampista bianconero si è raccontato alla Gazzetta dello Sport.

"Scommettevo per noia"

Dopo il tornado scommesse che ha investito Fagioli e Tonali, il centrocampista della Juventus è tornato a parlare del periodo vissuto. Queste le sue parole alla rosea:

 

Quando finiscono le 4-5 ore di allenamento, ti si spalanca il vuoto. Se non hai altri interessi, quell’abisso ti attira. Io mi annoiavo, sembra assurdo ma è così. Il successo non è un’armatura che resiste alla solitudine, non ti consente, come una corazza, di far rimbalzare le coltellate del tempo vuoto. Pensi a quanti attori, scrittori, musicisti sono precipitati in dipendenze ancora più letali. La noia mi ha rovinato la vita. E poi ogni problema, anche il più stupido come un litigio o una partita sbagliata, dovevo compensarlo con le scariche di adrenalina che mi dava il gioco. Ogni volta che usavo quel maledetto cellulare, ogni giorno e tante volte al giorno, mi sentivo come se fossi in campo. Non ho truccato partite, non ho condizionato risultati. Ho sbagliato, giocando su siti illegali e ho perso un sacco di soldi. Perché lo so, ma lo sapevo anche allora, che con quei giochi si perde e basta. E non solo denaro. Mi facevo schifo, mi sentivo un cretino. Ma non potevo farne ameno.

 

Fagioli confessa di non esserne uscito del tutto...

 

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"Una dipendenza che non si sconfigge mai"

Fagioli in maniera molto sincera confessa:

 

Quando si sconfigge questa dipendenza? Non lo so, forse mai. So che io non ho smesso e non smetto di combatterla. Sarei un bugiardo se dicessi che non riaffiora, che non fa sentire ogni tanto il suo canto seducente. Ma ora lo domino pensando semplicemente a quanto male mi ha fatto. E so che non esiste “lo faccio una volta sola” perché quella biscia ti avvinghia e non ti molla più. Penso ora che il gioco sia una cosa da sfigati

 

Fagioli ha poi rivelato di essere stato molto aiutato dalla Juventus, da Allegri e da alcuni suoi compagni...

 

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Grazie Juventus

Infine il centrocampista della Nazionale ha ringraziato:

 

In primo luogo la società: rinnovandomi il contratto mi ha dimostrato grande fiducia e vicinanza. Poi mister Allegri e i compagni. Penso a Locatelli, Gatti, Chiesa, Bremer, Vlahovic. Per il resto, con l'aiuto dello psicologo, ho combattuto. Per evitare la tentazione di sporgermi dalla balaustra sul vuoto, ho riempito le giornate dopo gli allenamenti: tennis, padel, sedute di analisi, incontri con le scuole. Per anni ho tenuto questo segreto di fango solo per me, ora posso parlarne, come faccio con lei per la prima volta

 

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