La situazione alla Fiorentina è tesa. I viola si ritrovano inaspettatamente a combattere nei bassifondi della classifica e, nonostante le rassicurazioni della dirigenza, il futuro di Stefano Pioli sulla panchina del club fiorentino rimane incerto. La pausa per le nazionali non farà altro che alimentare voci e supposizioni, soprattutto in vista delle prossime tre sfide cruciali.
Sosta e tour de force
Alla ripresa del campionato, la Fiorentina sarà attesa da un calendario a dir poco proibitivo. Dopo la sosta, infatti, i viola dovranno affrontare Milan e Inter a San Siro e ospitare un Bologna in ottima forma. Tre partite che potrebbero avere un impatto decisivo sul futuro di Pioli alla guida della squadra. Nonostante le difficoltà, attribuire tutte le colpe al mister appare ingiusto: gli infortuni hanno limitato le scelte a disposizione, con giocatori chiave fuori causa ed altri apparsi decisamente sottotono.
L'ex tecnico del Milan ha provato diverse soluzioni, ma la sensazione è che i cambiamenti tattici siano più dettati dall'emergenza che non da un vero disegno tecnico. Due punte e un trequartista, oppure due trequartisti e una punta, fino ad arrivare a schierare Dzeko, Kean e Piccoli insieme nel finale contro la Roma. Questi continui esperimenti sembrano non aver trovato ancora la giusta quadratura, generando insicurezze nella squadra.
I papabili sostituti
Nonostante le rassicurazioni, il nome di Pioli continua ad essere al centro di ipotetici avvicendamenti. SportMediaset parla di personalità di rilievo come Luciano Spalletti, di tecnici affamati di riscatto come Thiago Motta, di giovani alla ricerca di una grande occasione come Daniele De Rossi, fino ad arrivare a suggestioni romantiche: il grande ritorno di Roberto Mancini, che proprio a Firenze iniziò la sua carriera in panchina quasi 25 anni fa.
