Fiorentina, un direttore sportivo si candida per salvare la squadra dalla crisi

I giocatori della Fiorentina dopo la partita contro il Verona
Fiorentina, un direttore sportivo si candida per salvare il club dalla crisi

La Fiorentina è precipitata in una crisi profonda, forse la più grave degli ultimi anni, e attorno al mondo viola si respira un clima di disorientamento totale. Zero vittorie dopo quindici giornate, ultimo posto in classifica, una squadra chiusa in ritiro a tempo indeterminato al Viola Park e una contestazione che ormai accompagna ogni passo del club: il quadro è drammatico e impone riflessioni immediate. In questo contesto di disarmo sportivo e dirigenziale, prende corpo una suggestione tanto clamorosa quanto affascinante: il possibile ritorno in scena di Walter Sabatini, uno dei dirigenti più esperti e carismatici del calcio italiano.

L’autocandidatura di Sabatini

A 70 anni compiuti lo scorso maggio, Sabatini non ha perso né lucidità né voglia di rimettersi in gioco. Anzi, di fronte alle difficoltà della Fiorentina, si è autocandidato senza giri di parole, dichiarando apertamente la propria disponibilità a intervenire in caso di chiamata. “Se mi chiamassero, risponderei presente”, ha spiegato, sottolineando come accetterebbe senza esitazioni una proposta da parte di un club che considera grande e storico, nonostante il momento drammatico che sta vivendo.

La crisi viola ha aperto scenari impensabili fino a pochi mesi fa. Cambi di allenatore e aggiustamenti dirigenziali non hanno prodotto l’effetto sperato, mentre le dimissioni di Daniele Pradè hanno lasciato un vuoto pesantissimo all’interno della struttura societaria. Proprio quell’addio, nato con l’intento di dare una scossa all’ambiente, ha finito per acuire il senso di smarrimento, privando la Fiorentina di una figura centrale nelle scelte sportive. Ed è qui che il nome di Sabatini acquista peso e credibilità.

Walter Sabatini con il microfono in mano

Sabatini è pronto a tornare

Un nome importante per la Viola

L’ultima esperienza ufficiale del dirigente umbro risale al periodo alla Salernitana, dove ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale tra dicembre 2023 e la metà del 2024. Un incarico terminato con l’arrivo di Gianluca Petrachi, ma che non ha certo segnato un addio al calcio. Sabatini ha continuato a seguire da vicino le vicende del pallone italiano, mantenendo viva quella passione e quella competenza che lo hanno reso protagonista di alcune delle imprese dirigenziali più memorabili degli ultimi decenni.

Intervenendo ai microfoni di Radio Kiss Kiss, Sabatini ha voluto chiarire che al momento non esiste alcun contatto ufficiale con la Fiorentina. Nessuna trattativa in corso, nessuna firma imminente. Solo una disponibilità sincera, espressa con rispetto verso una società che sta attraversando quello che lui stesso definisce un “dramma sportivo”. Parole misurate, lontane da qualsiasi volontà di strumentalizzazione, ma che lasciano intendere come, in caso di chiamata da parte del presidente Commisso, la risposta sarebbe immediata e positiva.

Il nome di Sabatini, però, non accende soltanto la fantasia dei dirigenti, ma anche quella dei tifosi viola. Perché il suo curriculum è legato a imprese che sembravano impossibili. Su tutte, il miracolo Salernitana del 2022: una squadra data per spacciata, rivoluzionata nel mercato di gennaio con una campagna acquisti massiccia e coraggiosa, capace di conquistare una salvezza insperata all’ultima giornata. Un capolavoro dirigenziale che ancora oggi viene citato come esempio di gestione, intuizione e coraggio.

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