Un Paulo Fonseca senza filtri. Il tecnico rossonero, alla vigilia della gara con l'Udinese, parla chiaro e senza usare mezzi termini.
Fonseca: "Quello che penso lo dico nello spogliatoio, faccia a faccia con i giocatori"
Come riporta Sky Sport, a Fonseca è stato chiesto se ha la sensazione che a volte la sua leadership silenziosa sia fraintesa dall'esterno: "Non sono un attore. Quello che penso lo dico dentro lo spogliatoio, faccia a faccia con i giocatori. Se abbiamo qualche problema non mi frega un c***o del nome del giocatore. Per me è importante affrontare immediatamente il problema con chi ha sbagliato".
"Questa squadra ha bisogno di più leadership, non dipende dal giocatore con la fascia al braccio"
Poi, Fonseca ha parlato della questione capitani: "Sono arrivato qui e il Milan aveva già tre capitani: Calabria, Theo Hernandez e Leao. Sono i giocatori con più partite nel Milan. Posso essere o meno d'accordo con questo, ma ho rispettato questa decisione. Io penso che questa squadra abbia bisogno di maggiore leadership. Non dipende dal giocatore con la fascia al braccio, ma da quei 2-3 giocatori con più leadership nello spogliatoio. Per me il leader non è solo chi indossa la fascia, abbiamo altri giocatori che possono aiutare".
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