La rivoluzione Juve riparte dalle fondamenta: dopo l'innesto di Chiellini, Elkann vuole dare maggior peso decisionale all'ex capitano affiancandolo a Damien Comolli. Occhio anche al ritorno di Tognozzi che alla lunga potrebbe prendere il posto di Giuntoli.
L'ingresso di Chiellini: da bandiera a presidente
Con l'obiettivo di ridare solidità e successo alla Juventus, John Elkann punta forte su un volto noto e amato dai tifosi: Giorgio Chiellini. L'ex difensore bianconero, dopo un periodo passato a lavorare a stretto contatto con l'amministratore delegato Maurizio Scanavino, si sta preparando per un futuro da presidente del club. Il suo ruolo di collante tra l'area sportiva e quella manageriale sarà cruciale per il riassetto societario, dando nuova linfa all'organizzazione.
Comolli, il manager di campo
In parallelo, Elkann non si ferma e ha messo gli occhi su Damien Comolli, attuale presidente del Tolosa. Con una carriera che lo ha visto crescere da giocatore fino a ricoprire ruoli dirigenziali, Comolli rappresenta il profilo ideale per diventare l'amministratore delegato sportivo, un ruolo che richiede competenza e visione strategica, simile a quello che Beppe Marotta ricopriva ai tempi d'oro della Juventus.
Il possibile ritorno di Tognozzi
Ma la vera sorpresa potrebbe essere il ritorno di Matteo Tognozzi alla Juventus, ex direttore sportivo del Granada e già osservatore dei settori giovanili in passato con i bianconeri. Sotto la sua supervisione sono arrivati a Torino talenti come Dean Huijsen, Matias Soulé e Kenan Yildiz. Tognozzi potrebbe riprendere il lavoro interrotto e rafforzare ulteriormente l'asset dirigenziale nel reparto scouting e gestione del mercato.
Giuntoli: tra rischi e opportunità
La posizione di Cristiano Giuntoli resta invece incerta. Nonostante l'obiettivo Champions League sia stato raggiunto sul filo del rasoio, secondo la Gazzetta dello Sport, ai vertici societari non è piaciuta la scelta Motta, che ha costretto la proprietà a intervenire versando subito 15 milioni per non erodere il capitale sociale. Elkann potrebbe optare per un cambiamento radicale con Tognozzi che alla lunga potrebbe prendere il suo posto, oppure ridimensionare il potere di Giuntoli in modo da potersi concentrare princalmente sul calciomercato.