Nemmeno la pioggia battente che ha bagnato Burton nel pomeriggio di oggi è riuscita a fermare Artem Dovbyk, che ha deciso di rimanere in campo a lavorare anche dopo che il resto della squadra aveva concluso l'allenamento. Il centravanti ucraino manda un messaggio chiaro al suo allenatore, Gian Piero Gasperini: pur essendo stato messo sul mercato, Dovbyk vuole dimostrare che nella Roma di oggi può esserci un posto anche per lui. La sua dedizione è stata assoluta, fino all'ultima goccia di sudore e pioggia.
Dovbyk si allena da solo sotto la pioggia
Terminata la sessione aperta al pubblico, l'attaccante ha continuato con un supplemento di lavoro individuale, seguito da vicino dallo staff tecnico. Non era solo in questo sforzo: Wesley e Celik lo hanno affiancato inizialmente, focalizzandosi su movimenti offensivi, postura e precisione tecnica. Una determinazione, la sua, che fa leva sulla volontà di restare a Roma e convincere Gasperini delle sue capacità.
Le critiche di Gasperini
Non sarà un compito facile. Gasperini ha chiaramente spiegato: "non deve essere troppo in anticipo o troppo in ritardo, è come nella musica: se sei fuori tempo, è un problema". Questo riferimento musicale riflette l'esigenza del tecnico di trovare un attaccante che possa legare meglio con il gioco della squadra. L’esigenza di Gasperini richiede un profilo ben diverso da quello che Dovbyk ha mostrato finora.
I possibili sostituti
La Roma spera di venderlo e come suo sostituto vuole Nikola Krstović, valutato ben 40 milioni dal Lecce, oppure Gianluca Scamacca, vecchia conoscenza di Gasperini all'Atalanta. Tuttavia, per procedere, la Roma deve prima riuscire a vendere Dovbyk. Nonostante i sondaggi di Juventus, Milan, Atletico Madrid e Villareal, i 40 mln richiesti dal club giallorosso sono un bell'ostacolo da superare.