Domani pomeriggio il Bologna di Vincenzo Italiano partirà alla volta di Valles per il ritiro di campionato, e nell'immediata vigilia della partenza, a Casteldebole, è stato presentato l'ultimo arrivato in casa rossoblu, Ciro Immobile.
L'ex centravanti della Lazio e della nazionale Italiana arriva a parametro zero dal Besiktas e ha tanta voglia di dimostrare di poter essere ancora competitivo in Serie A. Queste le sue parole in conferenza stampa, riportate da TMW.
La presentazione di Immobile al Bologna
Immobile ha iniziato parlando dei motivi che lo hanno spinto a tornare in Italia e lasciare la Turchia: "Avevo ancora bisogno di sentirmi stimolato dal campionato italiano, dalle pressioni quando prepari una partita e giri per la città, lì stavo perdendo questi stimoli e volevo finire bene il percorso fatto nella mia carriera. Quando si è aperta la possibilità di venire qui ero già convinto della scelta e non c'è stato bisogno di convincermi. Ho visto l'entusiasmo che c'è in città ed è quello che stavo cercando. Arrivo con grande entusiasmo e porto la mia esperienza a disposizione della squadra. Sono certo faremo un bel percorso".
"Venuto qui per avere più pressione? Sono uno di quei calciatori che hanno bisogno dell'occhio addosso e di sentire la pressione addosso. So che a Bologna non c'è molta pressione ma ho visto l'entusiasmo in città e avevo bisogno di questo. Bologna, come lo è stata per altri calciatori del passato, può essere una tappa per rilanciarsi in vista del Mondiale? Lo storico è importante, io l'ho fatto anche in passato per scalare le classifiche e mettermi al pari di campioni che hanno fatto la storia di questo sport. Giocare il Mondiale per me significherebbe aver fatto una stagione positiva con il Bologna. La Nazionale è un obiettivo".
Sui nuovi compagni di reparto: "Castro e Dallinga sono due giocatori forti, non devono sentire la pressione dettata dal mio arrivo qui perché tutti hanno la possibilità di giocare e il mister lo scorso anno lo ha dimostrato. Il mio arrivo deve essere uno stimolo per loro a fare bene".
Nazionale e Bernardeschi: "Se ho sentito mister Gattuso? No, non mi ha chiamato. Bernardeschi 'ho sentito per l'anniversario della vittoria dell'Europeo qualche settimana fa, ma non abbiamo parlato di altro". Poi su Italiano: "Il mister mi ha messo nelle condizioni di decidere. Io gli ho detto che da fuori il Bologna mi sembrava una squadra che si vuole bene con una società seria alle spalle e lui mi ha confermato tutto questo".
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}
Infine sul riaffrontare la squadra di cui è stato capitano, la Lazio: "Ho vissuto 8 anni stupendi, abbiamo fatto insieme cose straordinarie. Sarà speciale per me. Obiettivi? Io cercherò di mettere a disposizione tutto me stesso per riportare il Bologna in quel modo di partite ricche di entusiasmo. Dovremo arrivare in primavera con la possibilità di giocarci tutto".


