È un periodo turbolento per il mondo del calcio biancoceleste. Un'inchiesta guidata dai pubblici ministeri Francesco Cascini e Francesco Gualtieri mira a fare chiarezza sui presunti rapporti tra giocatori della Lazio e la curva Nord. L'ombra di pressioni e influenze da parte dei tifosi organizzati aleggia sulle vicende dell'ultimo anno, e l'indagine promette di svelare dettagli finora nascosti.
Indagine in corso sulla Lazio
Le recenti settimane hanno visto gli inquirenti impegnati ad ascoltare diversi protagonisti della scena calcistica laziale. Dopo la convocazione di Ivan Provedel, Luca Pellegrini, Ciro Immobile, Adam Marusic e Alessio Romagnoli, si sono aggiunti anche Nicolò Rovella e Danilo Cataldi. Questi giocatori sono stati sentiti come “persone informate sui fatti”, senza essere formalmente indagati.
L'episodio di Monza-Lazio
L'indagine trae spunto da eventi come il tumultuoso post-gara di Monza-Lazio del maggio 2024, una partita che terminò 2-2. Quel match fu seguito da un acceso confronto nel post partita sotto il settore occupato dagli ultras biancocelesti. La situazione rischiò di degenerare in rissa, coinvolgendo figure chiave come Immobile, Luis Alberto, Guendouzi e Romagnoli. Il tutto si risolse con uno scambio simbolico di maglie e un chiarimento, ma lasciò un segno indelebile nei rapporti tra squadra e tifosi.
Pressioni e dinamiche sotto esame
Gli inquirenti stanno indagando sulle pressioni esercitate da figure di spicco come Giovanni Valente e Francesco Cuomo, capi ultras noti nell'ambiente laziale. Le audizioni mirano a ricostruire le dinamiche di influenza della curva Nord e i legami con altre fazioni del tifo organizzato, cercando di capire fino a che punto queste interazioni possano aver condizionato la squadra.