A un mese di distanza non passa la scottatura della finale di Champions League in cui l'Inter ha perso per 5 a 0 contro il Psg. L'esterno olandese ha affrontato sulle colonne della rosea vari argomenti tra cui l'addio del tecnico piacentino volato all'Al-Hilal.
La nuova Inter di Chivu
Dumfries ha elogiato il tecnico romeno spiegando: "Con lui giochiamo un po' più alti, c'è un clima molto positivo perché è davvero bravo a spiegarsi: la nuova energia, il nuovo spirito mentale nasce da lui. È importante anche per noi giocatori ricevere nuova energia e nuove idee. E penso che il nuovo tecnico sia molto bravo".
Non ci siamo ancora ripresi
L'olandese in maniera onesta ammette: "Non ci siamo ancora ripresi e non possiamo far finta che non sia accaduto nulla ma stiamo cercando di metterci tutto alle spalle con la giusta positività. Quel 31 maggio non siamo riusciti a mostrare ciò di cui siamo stati capaci: è stata una serata no. Però abbiamo dimostrato al mondo che siamo capaci di arrivare in finale, ora dobbiamo dimostrare di vincerla.
Il "nemico" Theo Hernandez
Difficilmente si ripeteranno i duelli sulla fascia col francese che è in procinto di lasciare il Milan, ma Dumfries ne parla bene: "Sono state belle battaglie (ride, ndr) e spero ne arriveranno altre, magari in nazionale. È una rivalità bella e divertente, piace a noi e ai tifosi, fa parte del gioco. Ma la bibita insieme la prenderemo, se vorrà, solo quando avremo smesso tutti e due".
L'addio di Inzaghi
Denzel torna poi sull'addio del tecnico piacentino: "È stato molto difficile per me e per tutti, eravamo molto legati a Inzaghi. Sono arrivato qui all'Inter insieme a lui, tutto quello che ho costruito all'Inter è stato con lui. Per quattro anni siamo stati come una famiglia, per questo il suo addio è stato la fine di un ciclo che non è solo calcio...". Infine l'olandese ha rivelato che all'interno si sapeva che Inzaghi avrebbe potuto lasciare l'Inter: "Sentivamo voci che portavamo dentro, ma senza parlarne tra di noi perché ognuno era concentrato solo sulla finale. Vi assicuro che nella testa c'era solo il Psg e nient'altro".



