Doveva essere l’anno della consacrazione tra i professionisti, il primo vero banco di prova dopo aver dominato a livello giovanile. Invece, per Giacomo De Pieri, la stagione in corso si è trasformata in una lunga attesa fatta di panchine e spezzoni. Per questo, a gennaio, il suo percorso cambierà di nuovo direzione: l’esterno offensivo classe 2006 farà rientro all’Inter dal prestito alla Juve Stabia, con l’obiettivo di trovare una nuova sistemazione che gli permetta finalmente di giocare con continuità.
Dall’esordio in Prima Squadra al prestito in Serie B
De Pieri non è un talento qualunque. Nell’ultima stagione in Primavera è stato uno dei grandi protagonisti dello scudetto vinto dall’Inter, trascinando la squadra con qualità, personalità e numeri importanti. Le sue prestazioni gli erano valse anche il premio più ambito per un ragazzo del settore giovanile: l’esordio in Prima Squadra. A fine gennaio, infatti, Simone Inzaghi gli aveva regalato i primi minuti in Champions League, contro il Monaco, un segnale forte di fiducia e una tappa simbolica di un percorso che sembrava tracciato.
In estate la scelta condivisa tra Inter, giocatore ed entourage era stata quella di misurarsi con il calcio dei “grandi” attraverso un prestito in Serie B. La Juve Stabia appariva come la piazza ideale: un ambiente ambizioso e la possibilità di ritagliarsi spazio gradualmente. L’inizio, in effetti, aveva lasciato intravedere segnali incoraggianti. Tre presenze nelle prime tre gare ufficiali tra campionato e Coppa Italia, una delle quali da titolare, avevano fatto pensare a un inserimento progressivo ma costante.

De Pieri vicino al gol all’esordio contro il Monaco
Poi qualcosa si è inceppato. Complice il cambio di modulo operato da Ignazio Abate, passato al 3-5-2, lo spazio per un esterno offensivo puro come De Pieri si è ridotto drasticamente. Da lì in avanti, il classe 2006 è scivolato sempre più indietro nelle gerarchie, fino a diventare una sorta di oggetto misterioso. I minuti collezionati in stagione parlano chiaro: appena 168, troppo pochi per un ragazzo che deve crescere e sbagliare per migliorare.
Una situazione da risolvere
Il gol segnato a Padova a fine ottobre sembrava poter rappresentare la svolta, il momento in cui rilanciare la sua avventura in Campania. Invece è rimasto un episodio isolato. Da quel momento, solo due brevi apparizioni nelle nove partite successive. L’ultima presenza risale all’8 dicembre, 45 minuti contro il Frosinone, prima di tornare stabilmente in panchina senza mai entrare contro Empoli, Cesena e Sudtirol. Un trend che ha convinto tutte le parti coinvolte della necessità di intervenire.
L’Inter, che continua a credere fortemente nel ragazzo, ha già tracciato una linea chiara: a gennaio De Pieri rientrerà alla base e si cercherà una nuova soluzione. L’idea principale è restare in Serie B, individuando una squadra che possa garantirgli più minutaggio e, soprattutto, un sistema di gioco in grado di valorizzarne le caratteristiche: uno contro uno, velocità, capacità di creare superiorità numerica. L’ipotesi Serie C, invece, viene considerata molto remota, se non del tutto esclusa.













