Il distacco tra Simone Inzaghi e l'Inter non è avvenuto senza lasciare strascichi, specialmente per quelle modalità sorprendenti che hanno circondato la fine della sua avventura nerazzurra. Henrikh Mkhitaryan, il talentuoso centrocampista armeno, si racconta senza filtri nelle pagine della sua biografia, svelando dettagli e riflessioni sull'addio dell'allenatore dopo la finale di Champions League persa contro il Paris Saint-Germain.
L'addio di Inzaghi
Mkhitaryan ha voluto fare chiarezza sull'addio di Simone Inzaghi, un addio che ha colpito molto l'ambiente. "C'era pressione, riversataci addosso sia dall'esterno che dall'interno. I media raccontavano di un Inzaghi pronto a firmare per gli arabi dell'Al-Hilal, lui con noi non affrontava l'argomento." Il passaggio di Inzaghi al club saudita è stato comunicato il 4 giugno, lasciando un senso di incredulità e amarezza.
Il centrocampista armeno ha ricordato il momento con una punta di nostalgia: "Gli ho mandato un messaggio, salutandolo e ringraziandolo per i tre anni trascorsi insieme. Che sono stati bellissimi." Tuttavia, Mkhitaryan ha sottolineato che il distacco non è stato indolore, soprattutto per come è avvenuto.
Sulle sirene arabe
Non solo Inzaghi, ma anche Mkhitaryan stesso è stato nei radar dei club sauditi, che appaiono sempre più intenti a rinforzare le loro squadre con talenti affermati. L'offerta araba, però, non ha fatto breccia nel cuore del centrocampista dell'Inter.
"Anch'io ho ricevuto un'offerta dall'Arabia Saudita, nel 2024. Hanno contattato mia sorella, sono stato chiaro da subito. «Monika, non voglio parlare con nessuno. Io sono interista»." Il legame profondo con l'Inter continua a prevalere su ogni tentazione esotica.
La continuità con Chivu
Nonostante le pressioni di mercato, Mkhitaryan prosegue la sua avventura con la maglia nerazzurra, abbracciando il progetto di Cristian Chivu, al comando della squadra. Il centrocampo dell'Inter resta ricco e competitivo, grazie all'arrivo del croato Petar Sucic e alla conferma di pedine fondamentali come Zielinski, Barella, Frattesi e Calhanoglu.
Il calciatore armeno continua a rappresentare un pilastro per i nerazzurri, determinato a dare il massimo in mezzo al campo, dimostrando ancora una volta la sua dedizione incondizionata per i colori dell'Inter.