Inter, Luis Henrique si racconta: "Mio papà si chiama come Ronaldo"

Il brasiliano nerazzurro si racconta ai microfoni del Corriere della Sera
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Luis Henrique è approdato all'Inter come l'acquisto più caro di questa finestra di mercato estivo, almeno per il momento. Il giovane esterno destro brasiliano, dopo un avvio promettente al Marsiglia, è pronto a far vedere di che pasta è fatto.

 

Con un cognome pesante sulle spalle – il padre si chiama come il celebre Fenomeno, Ronaldo – e la voglia di conquistare il cuore dei tifosi nerazzurri e l'approvazione del tecnico Carlo Ancelotti, Luis Henrique si racconta in un'intervista esclusiva al Corriere della Sera.

 

Un'eredità calcistica speciale

“Sì, mio papà si chiama come il Fenomeno: Ronaldo. È stato un buon giocatore a livello locale e mi ha fatto sempre respirare il calcio: sono cresciuto nella sua scuola, è stato mio maestro e allenatore dai 3 ai 14 anni. Un privilegio per me.

 

'Allegria' nelle mie gambe? C’è sempre e deve continuare a esistere: è un dono con cui sono nato. Significa poter realizzare il sogno di bambino. E poterlo fare in una grande squadra come l’Inter mi dà tanta felicità".

 

Gli inizia al Marsiglia

"A 14 anni me ne sono andato di casa; la distanza da casa mi pesava, ma la volontà di vincere la mia sfida è sempre stata più forte di tutto. Marsiglia? È stato tutto molto rapido, credo di non aver fatto nemmeno 20 partite da professionista col Botafogo quando sono stato venduto. Tutto era nuovo, il tipo di calcio, la lingua. Sono tornato un anno in Brasile, ma poi mi sono affermato: superare le difficoltà è stata una lezione di vita.”

 

Sono ritornato dal Brasile, dal prestito al Botafogo, con più esperienza e più fiducia. De Zerbi mi ha dato un appoggio totale che mi fatto crescere molto. Il mister mi ha consigliato di continuare a fare quello che ho imparato con lui e soprattutto di essere felice in campo. E divertirmi.”

 

Sogni e obiettivi con l'Inter

"Voglio aiutare l’Inter a vincere e per quel che mi riguarda fare più della stagione passata, che è stata la mia migliore. Le difficoltà di ambientamento in Europa le ho già vissute e superate. E i 24 milioni di cartellino non mi spaventano: so che devo prendermi delle responsabilità. E che si decide tutto sul campo.”

Matteo Zinani
Tags :INTERCALCIOMERCATO INTER

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