Inter, Zielinski e la frecciatina a Inzaghi: “Con Chivu non è come l’anno scorso”

Il centrocampista polacco ha parlato nel post partita di Atalanta-Inter

Piotr Zielinski palla al piede
Zielinski, frecciatina a Inzaghi: "Non è come l'anno scorso"

La vittoria dell’Inter sul campo dell’Atalanta non è stata soltanto un altro tassello fondamentale nella corsa al vertice della Serie A, ma anche l’occasione per far emergere riflessioni profonde sullo spogliatoio nerazzurro e sulle dinamiche interne della squadra. A parlarne è stato Piotr Zielinski, che nel post partita ha parlato senza filtri ai microfoni di DAZN, con delle parole che suonano come una frecciata diretta alla gestione di Simone Inzaghi nella passata stagione.

La frecciatina di Zielinski a Inzaghi

Il centrocampista polacco, autore di una prestazione solida e convincente, ha risposto con grande sincerità a una domanda sul suo ruolo nell’Inter dello scorso anno. “Ero in seconda fila? Diciamo che ero in terza fila, non venivo schierato mai, neanche nelle seconde linee”, ha dichiarato Zielinski, usando toni pacati ma estremamente chiari. Una frase che fotografa meglio di qualsiasi analisi la sensazione di marginalità vissuta dal giocatore, spesso costretto a guardare i compagni dalla panchina nonostante le sue qualità tecniche indiscusse.

Le parole di Zielinski trovano conferma anche nel giudizio della critica. La Gazzetta dello Sport, nelle pagelle del match contro l’Atalanta, ha sottolineato come il polacco sia ormai “un calciatore recuperato”, precisando che la sua crescita non è frutto di una singola partita ma di un percorso più lungo. Qualità, determinazione e personalità: caratteristiche che Zielinski ha sempre avuto, ma che in passato non aveva potuto esprimere con continuità.

Simone Inzaghi dà indicazioni a Piotr Zielinski

Inter, la frecciatina di ZIelinski a Inzaghi

Il confronto con Chivu

Lo stesso centrocampista ha spiegato le ragioni di quel periodo complicato: “Ho sempre avuto fiducia in me stesso, sapevo di poter far vedere le mie qualità. È stato un anno difficile, anche per via degli infortuni. A me è mancata continuità”. Ma il passaggio più significativo arriva quando parla della concorrenza interna e delle scelte dell’allenatore: “Avevo davanti grandi campioni, venivano da un grande campionato e poi il mister aveva i suoi titolarissimi”. Una constatazione che non cerca alibi, ma evidenzia una gerarchia molto rigida che lasciava poco spazio alle alternative.

Il confronto con la stagione attuale è inevitabile. Zielinski sottolinea come qualcosa sia cambiato nella gestione del gruppo: “Quest’anno è cambiato un pochino, il mister coinvolge più giocatori, fa credere a tanti altri che possono fare veramente i titolarissimi e questa è una bella cosa”. Un messaggio che va oltre il singolo caso personale e tocca il cuore della filosofia di squadra. La sensazione è quella di un’Inter più inclusiva, dove il concetto di “titolare” non è più legato a nomi intoccabili ma allo stato di forma e all’atteggiamento.

Questa nuova mentalità, secondo Zielinski, è uno dei segreti della forza nerazzurra: “Abbiamo tanti giocatori di qualità e si vede”.

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