La videochiamata di Inzaghi alla fine va sotto indagine, ma solo come "atto dovuto"

calcio italiano13/02/2024 • 10:58
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A. Bastoni
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Dopo qualche giorno di tentennamento il Procuratore Chiné della Procura FIGC ha deciso di mettere sotto indagine la videochiamata fatta da Inzaghi a metà tempo di Roma-Inter e svelata da Bastoni nel post partita. Ma l'indagine sembra essere solo una formalità dovuta, senza scopo di punire il tecnico.

 

La videochiamata di Inzaghi sotto indagine

Nel post partita di Roma-Inter Bastoni ha svelato qual è stato il motivo per cui l'Inter del secondo tempo era tutta un'altra squadra rispetto a quella vista nella prima metà: la videochiamata di Simone Inzaghi alla squadra negli spogliatoi.

Una bel gesto di attaccamento e di gruppo, peccato che non è permesso dalle regole della FIGC per un tecnico squalificato di mettersi in contatto con i giocatori nel corso di una partita.

Dopo qualche giorno di dubbio infatti il procuratore FIGC Chinè ha dovuto mettere sotto indagine questo fatto, oltre che il dito medio mostrato da Acerbi ai tifosi della Roma.

 

Un'indagine "dovuta"

Quella su Inzaghi però è un'indagine per "atto dovuto". Una regola è stata infranta e va fatta un'indagine sul come e perché, ma per condannare l'accaduto ci sarebbe bisogno di giocatori dell'Inter che confermassero la versione di Bastoni.

Difficile che succeda come diffcile è che lo stesso inzaghi ammetterà di aver fatto la chiamata. Un'omertà di gruppo per proteggere il tecnico da eventuali multe o altre squalifiche.

Oggi il tecnico dell'Inter verrà comunque ascoltato da Chinè, come anche Acerbi (per lui probabile una multa dopo il patteggiamento) che ha poco da difendersi essendo inchiodato dalle immagini.

Per Inzaghi invece si va verso l'assoluzione per mancanza di prove.

calcio italiano13/02/2024 • 10:58
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Tags :Inter

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