Arrivano le prime parole ufficiali da giocatore della Juventus di Jonathan David, arrivato a parametro zero dopo aver segnato decine di gol in Europa con la maglia del Lille. L'attaccante è stato presentato ufficialmente alla stampa e sembra essere decisamente convinto dei propri mezzi.
La presentazione di David alla Juventus
Queste le parole del classe 2000 riportate dal Corriere dello Sport: "Essere alla Juventus è una grande emozione. So che la Serie A è diversa, più tattica e difensiva, ma è una sfida. Posso fare ancora 25 gol. Devo lavorare sodo, ma posso riuscirci. Indossare il bianconero è una grande emozione. La prima settimana è andata benissimo, i compagni mi hanno aiutato tanto. Inter e Napoli? Abbiamo avuto degli scambi col management, per me è stato importante. Ho parlato anche con i compagni. C'era un grande interesse per me, nel farmi arrivare quì. E io avevo lo stesso interesse".
"Ho iniziato perché mio padre giocava a calcio. Ho scelto la maglia numero 30 perché è la data del suo compleanno. Volevo diventare un professionista. Ogni campionato ha le proprie sfide, ma la Juventus era il club che preferivo ed eccomi qui in Serie A. Quando ero piccolo avevo tanti modelli, come Drogba ed Eto'o. Anche oggi ci sono attaccanti molto bravi, però. Sono molto religioso, per diventare professionista serve impegno e fede".
Sugli obiettivi di squadra: "Ogni stagione può essere quella buona per vincere lo scudetto. Il campionato sarà difficilissimo, ma dovremo avere l'ambizione di arrivare fino in fondo. Il mio soprannome, Ice Man? Funzionava bene. Sono molto freddo e credo che questa caratteristica mi possa aiutare nei momenti di gioco con grande pressione. Al momento stiamo lavorando come centravanti di riferimento, quindi prima punta. Non c'è mai la garanzia di essere titolare. Chiaramente non mi aspetto di essere titolare in ogni partita, ma farò del mio meglio. Sono molto competitivo e come tutti gli attaccanti amo segnare. Le due cose vanno di pari passo".
Si parla anche di Pallone d'Oro: "Non voglio parlarne ora, sarebbe un azzardo. Ho scelto questo club perché ha grandi ambizioni proprio come me. Voglio lavorare per la squadra e diventare uno dei migliori marcatori del mondo. So quelle che sono le richieste del club e sono pronto a rispettarle".



