La Juventus è reduce da una stagione complicata, che ha visto la fine soltanto in seguito all'eliminazione agli ottavi di finale del Mondiale per Club, per mano del Real Madrid. Per questo motivo, gli uomini di Igor Tudor hanno iniziato la stagione 25/26 in ritardo rispetto alle altre squadre di Serie A e si trovano ora a dover forzare i tempi, in vista dell'esordio in campionato, previsto per il 24 agosto.
Juventus, la stagione della rivalsa
Le ambizioni del club sono chiare: rialzare la testa e tornare a essere grandi, in Italia e in Europa. Per farlo, i bianconeri hanno intenzione di affidarsi a un mix tra giocatori legati alla causa e altri in arrivo dal mercato estivo. Fa sicuramente parte della prima categoria Federico Gatti, fresco di rinnovo fino al 2030, un elemento che ha sposato nella sua interezza la realtà juventina e crede ciecamente nel progetto che sta nascendo.
Il difensore della Nazionale ha avuto modo di commentare tutte le vicende legate al mondo Juventus, in un'intervista ai microfoni de La Stampa: "Sta nascendo una squadra molto aggressiva che proverà a vincere in ogni modo, anche giocando sporco".
Poi una risposta netta su Bremer: "Il suo rientro ci farà guadagnare tantissimo, prima di tutto a me. Il suo ritorno rappresenta un grandissimo acquisto". E un breve passaggio sulla vicenda Douglas Luiz: "Ha parlato con la società e ci ha chiesto scusa, ho molta fiducia in lui. Qui non è soltanto riuscito ad esprimersi al meglio".
Il futuro di Vlahovic e una trattativa a sorpresa
Inevitabile la domanda su uno dei suoi compagni più chiacchierati in questa sessione di calciomercato estiva, Dusan Vlahovic: "Farà le sue scelte, ma è forte e spingo affinché rimanga. Se andrà al Milan dovrò dargli due scarpate? Ma lo faccio già in allenamento".
Infine, una confessione più personale, con il retroscena riguardante una trattativa che lo ha visto protagonista in prima persona: "Non ho mai messo in discussione il mio futuro alla Juventus. Mi ha fatto molto piacere l'interessamento di un allenatore come Conte, lui e Manna hanno fatto tanto per volermi a Napoli. Ma ho preferito seguire il cuore. Questa è una famiglia, Torino è casa mia, sono cresciuto qui. La scelta è stata abbastanza facile".


