Successo e sostenibilità. È questa la strada scelta dall'Inter, un mix che fin qui si è rivelato vincente: i nerazzurri stanno riuscendo ad abbinare i trionfi sul campo a quelli di... bilancio. Già, perché oltre alla conquista della seconda stella, la stagione 2023/2024 va ricordata per i risultati ottenuti in ambito finanziario. Come scrive La Gazzetta dello Sport, l'Inter nel giro di tre anni è passata da un passivo di -246 a -36: il riequilibrio contabile si avvicina sempre di più. Con un miglioramento dei conti in tutti i settori: dall'aumento dei ricavi alla riduzione dell'ammortamento dei cartellini fino alla stabilizzazione del monte stipendi. E dal cambio di proprietà - da Suning a Oaktree - non c'è più la spada di Damocle del rifinanziamento che aleggiava come nubi sul futuro del club.
Il bilancio sorride all'Inter: la crescita costante dal 2020/2021
-246, -140, -85, -36. No, non stiamo dando i numeri, ma semplicemente il passivo di bilancio (in milioni di euro) dei nerazzurri nelle ultime quattro stagioni. Una crescita costante e promettente, anche in vista dei prossimi anni. Merito di una gestione oculata e saggia, sotto diversi punti di vista. Come riporta La Gazzetta, l'Inter è riuscita a: aumentare i ricavi, balzando da 386 a 399 milioni di euro; stabilizzare gli stipendi dei tesserati (da 197 a 196 milioni); abbassare gli ammortamenti dei cartellini (da 90 a 75 milioni); incrementare sia le sponsorizzazioni (da 54 a 80 milioni) sia le entrate delle attività di merchandising-licensing (da 13 a 24 milioni).
Inter, un mix vincente: plusvalenze e successi sul campo
E poi c'è il player trading, che quest'anno ha fruttato 74 milioni: anche qui meglio della stagione precedente (40 milioni). Nel bilancio del 2023/2024, spiccano le plusvalenze di Onana (42 milioni) e Brozovic (15 milioni): un altro dato che testimonia l'ottimo lavoro svolto sul mercato da Marotta e Ausilio. A cui, però, va aggiunto un elemento cruciale: i risultati della squadra. Già, perché l'Inter ha dominato l'ultimo campionato e conquistato la seconda stella. Ora la missione sarà quella di ripetersi: in campo e fuori.
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