Lazio, continua il botta e risposta con la Lega: la reazione dei biancocelesti alle parole di Simonelli

Dagli ambienti biancocelesti trapela un certo disappunto in seguito alla risposta del presidente Simonelli

Claudio Lotito scuro in viso
Lazio, continua il botta e risposta con la Lega

Il caso arbitri continua a tenere banco nel dibattito calcistico italiano e, nelle ultime ore, ha assunto i contorni di un vero e proprio scontro istituzionale tra la Lazio e la Lega Serie A, con il presidente Ezio Maria Simonelli al centro della scena. Il botta e risposta nato dopo il gol di Davis, contestato dal club biancoceleste, va ben oltre il singolo episodio e riporta alla luce una questione mai del tutto sopita: la credibilità del sistema arbitrale e, più in generale, dell’intero campionato.

La risposta di Simonelli

Simonelli, intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, ha scelto una linea ferma e difensiva nei confronti della classe arbitrale. “Ci vuole rispetto per chi svolge un ruolo delicato”, ha sottolineato il presidente della Lega, ribadendo la piena fiducia nell’operato degli arbitri e respingendo con decisione l’idea che la credibilità della Serie A sia minata. Anzi, secondo Simonelli, mettere in dubbio il sistema arbitrale rappresenterebbe esso stesso un danno alla credibilità complessiva del calcio italiano. Un messaggio chiaro, rafforzato dal riferimento al designatore Rocchi e alla promessa di un’ampia spiegazione del caso durante la prossima puntata di Open VAR.

Forte disappunto in casa Lazio

Parole che, però, non sono state accolte positivamente negli ambienti biancocelesti. Dalle parti di Formello filtra un “forte disappunto”, condiviso anche dal presidente Claudio Lotito, per una risposta ritenuta non solo insoddisfacente nel merito, ma soprattutto inadeguata nel metodo. La Lazio rivendica la correttezza e la chiarezza della lettera inviata alla Lega tramite Pec, sottolineando come in nessun passaggio siano mai stati messi in discussione l’onorabilità o la buona fede della classe arbitrale. Nessun riferimento a complotti o disegni occulti, ma una critica puntuale e documentata su quella che viene percepita come una mancanza di uniformità applicativa e una disomogeneità nelle decisioni.

Ed è proprio questo il nodo centrale della vicenda. Secondo la società biancoceleste, il problema non può essere ridotto a una semplice percezione di parte o a un episodio isolato. Al contrario, si tratterebbe di una sequenza di situazioni che, per frequenza e impatto, solleva interrogativi sulla regolarità del sistema. Una preoccupazione che, a detta della Lazio, non riguarda solo il club capitolino ma coinvolge anche altre società.

Ezio SImonelli, presidente della Lega Serie A

La risposta di Simonelli alimenta l’insoddisfazione della Lazio

Clima sempre più teso

A rendere ancora più teso il clima è la sensazione, negli ambienti biancocelesti, che la risposta pubblica di Simonelli non sia coerente con il ruolo istituzionale del presidente della Lega, chiamato a garantire equilibrio e rappresentanza di tutte le componenti del sistema, e non a schierarsi apertamente a difesa di una sola. In questo quadro, strumenti come Open VAR vengono giudicati insufficienti: privi di contraddittorio e di una reale trasparenza, difficilmente possono essere considerati una soluzione strutturale a problemi che toccano interessi sportivi ed economici enormi.

Il rischio, secondo la Lazio, è che il sistema perda progressivamente credibilità, con ripercussioni pesanti sull’immagine internazionale della Serie A e sugli investimenti che la sostengono. Per questo motivo, qualora l’attuale linea dovesse essere confermata, il club valuta la possibilità di rivolgersi ad altre sedi istituzionali per rappresentare istanze considerate evidenti, documentabili e tutt’altro che isolate.

Tag:

Change privacy settings
×