Il precampionato della Lazio si è concluso positivamente, con una vittoria sull'Atromitos grazie a una prova convincente. Dopo la partita, il portiere Christos Mandas ha condiviso le sue riflessioni sul dualismo con il collega Ivan Provedel, mettendo in luce un'atmosfera di competizione sana e stimolante all'interno della squadra.
Il dualismo tra i pali
Mandas si trova a fronteggiare una situazione di dualismo con Provedel per il ruolo di titolare tra i pali. Nonostante la concorrenza, il giovane portiere si mostra sereno: "Quando io mi alleno forte lo fa anche lui e questo mi permette di migliorare il livello. Negli spogliatoi c'è un bel clima. Non importa chi gioca, ma che facciamo bene", ha detto Mandas ai cronisti.
Il portiere greco, classe 2001, ha sottolineato quanto questa dinamica stia facendo crescere entrambi i giocatori, preparando la squadra ad affrontare una stagione impegnativa. "La decisione sarà del mister Sarri, non sappiamo ancora chi giocherà. In amichevole ancora ci alterniamo", ha spiegato.
Focus sul miglioramento
Mandas ha rivelato di aver lavorato tanto sul gioco con i piedi, una competenza crucial per i portieri moderni. "Sono migliorato nel gioco con i piedi, perché ci lavoro tanto", ha detto, confermando l'importanza del miglioramento personale. Ha anche accennato al lavoro svolto con il precedente allenatore Baroni: "L'anno scorso con Baroni sono cresciuto tanto nella mentalità, nelle uscite, nello stare in porta, quest'anno nella tecnica con i piedi".
Un commento su Noslin
Ad attirare l'attenzione dei media è stato anche Noslin, autore del gol che ha sbloccato la partita. Mandas non ha esitato a lodare il compagno: "Lavora forte tutti i giorni, sarà importante per la squadra". Ha continuato con un commento sul gruppo: "Penso in realtà che saremo tutti molto importanti, perché lavoriamo bene". Il portiere, tuttavia, preferisce lasciare che siano le prestazioni in campo a parlare: "Non voglio parlare tanto, meglio far parlare il campo".