La notizia che scuote la Lazio è il reintegro di Toma Basic. Il centrocampista croato, inizialmente messo ai margini del progetto biancoceleste, ha trovato nuova linfa grazie alla fiducia di Maurizio Sarri e potrebbe essere una delle armi a sorpresa nella sfida cruciale contro il Genoa. Non tutto, però, è così semplice: per far spazio a Basic, qualcuno dovrà essere sacrificato, e la scelta non è per nulla scontata.
Una decisione difficile
La questione degli infortuni continua a rappresentare un grattacapo per Sarri e il suo staff. Nicolò Rovella ha optato per una terapia conservativa, evitando l'intervento chirurgico per ora. Questo rende improbabile che si decida di sacrificare lui. Tuttavia, la sua condizione fisica resta un punto interrogativo, influenzando le decisioni del mister. Dele-Bashiru, dal canto suo, è destinato al rientro post-sosta, ma con la Coppa d'Africa pronta a portarlo lontano a dicembre, la sua posizione è meno al sicuro di quanto sembri. Lazzari, fermo per stiramento, è l'altro giocatore in bilico. Una scelta complessa, soprattutto perché una volta fuori lista, si rientra solo se qualcun altro si fa da parte.
Sarri e il dilemma tattico
Maurizio Sarri si trova a dover prendere una decisione tattica importante: optare per il 4-4-2 o il 4-2-3-1? Se sceglierà il primo modulo, la difesa sarà costituita da Hysaj, Gila, Romagnoli e Pellegrini, con Cataldi e Basic in mediana. Sarri potrebbe decidere di tenere in panchina Vecino, pronto a subentrare se avrà recuperato sufficientemente. Sulle fasce vedremmo Marusic e Zaccagni, con Pedro o Dia a posizionarsi dietro Castellanos.
Il 4-2-3-1, invece, vedrebbe Zaccagni, Pedro o Dia, e Cancellieri agire alle spalle del Taty. In questa configurazione, la presenza di Vecino rimane un punto di domanda: clinicamente ripreso, l'uruguaiano non è ancora al top e potrebbe giocare solo uno spezzone, per evitare il rischio di ricadute.
