La lettera d'amore di Kvara al Napoli che è già vecchia: "Qui per merito di mio padre"

Nel giorno delle dichiarazioni dell'agente e del padre sulla volontà di andare via da Napoli, è uscita una lettera d'amore al club che Kvicha Kvaratskhelia ha scritto per il Player Tribune
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K. Kvaratskhelia
#7PSGAttaccante
UEFA Champions League
Stagione 2025/2026

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Quando si dice, tempismo sbagliato...

 

Nel giorno in cui impazzano le dichiarazioni dell'agente e del papà di Kvicha Kvaratskhelia, che hanno espresso la ferma volontà del talento georgiano di lasciare Napoli per andare a giocare in un club che disputi la Champions League, il The Players Tribune ha pubblicato una lettera scritta proprio dal numero 77 dei partenopei, in cui esprimeva tutto il suo amore per il club e per la città. E nella quale, ironia della sorte, spiegava come il suo trasferimento all'ombra del Vesuvio fosse stato tutto merito...del padre.

La lettera d'amore di Kvara al Napoli: quando il tempismo è decisamente sbagliato

Non poteva scegliere giorno peggiore il The Players Tribune per pubblicare la lettera scritta da Kvaratskhelia e dedicata a Napoli, club e città. Le pesanti dichiarazioni prima dell'agente, poi del padre del giocatore hanno fatto scoppiare una vera e propria bomba, cui ha fatto seguito il secco comunicato della società.

 

Per questo le parole al miele del georgiano per il club suonano già decisamente "vecchie", anche perché nella lettera Kvara spiega come a spingerlo a scegliere Napoli sia stato proprio suo padre Badri.

 

Questa la parte della lettera in cui l'attaccante parla del Napoli: 

 

"Andare al Napoli è stato tutto merito di mio padre Badri. Il suo idolo era Maradona.  Anche lui era un ottimo giocatore. Ha giocato in Azerbaigian. Quando ero bambino guardavo sempre i suoi video e per me era il miglior giocatore del mondo. Se qualcuno parlasse di Messi o Ronaldo, direi: “No, no, no... mio padre è migliore”.  Ma da quando ero piccolo mio padre ha parlato sempre di Maradona come di un Dio.

 

Quindi quando il mio agente mi ha detto che il Napoli mi voleva, ero felicissimo. Mio padre mi disse: “Non si può dire no al Napoli! Non si può dire no al club di Maradona! Io a Napoli sono felice. L’ho detto tante volte agli amici: georgiani e napoletani siamo quasi la stessa cosa. Il modo in cui amano così tanto il calcio. Viviamo la vita un po’ come… pazzi. Non so come dirlo, ma è come... La passione, l' energia . Viviamo così anche in Georgia".

 

Non c'è che dire: una lettera invecchiata decisamente male...

 

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