Lo schiaffo a Lotito del grande ex: “Lo conosciamo tutti”. Poi apre ad un clamoroso ritorno

Il grande ex Lazio torna a parlare (male) del suo vecchio presidente Claudio Lotito. Parole non certo lusinghiere sul patron biancoceleste

Lotito presidente Lazio
Claudio Lotito presidente della Lazio

Il ritorno di Luis Alberto in Italia, recentemente avvenuto con una visita a Milano, ha riacceso i riflettori sulla sua tumultuosa esperienza alla Lazio. Con parole schiette e incisive, lo spagnolo intervistato da Fanpage ha ricordato il suo rapporto complicato con il presidente Lotito e il sogno scudetto sfumato a causa della pandemia. Una storia di incomprensioni, ma anche di grande calcio e prestazioni straordinarie.

Un inizio difficile e l’esplosione calcistica

Arrivato a Roma senza un “ruolo ben definito”, Luis Alberto si è trovato a fare i conti con un’ambientazione estremamente rapida e complessa: “Era tutto nuovo ed è stato tutto molto veloce“, racconta lo spagnolo, ricordando quei primi mesi vissuti con sofferenza e incertezza. Ma, grazie a un cambio di mentalità e alla dedizione al lavoro, riuscì a guadagnarsi la fiducia di Simone Inzaghi. In campo mostrò di poter essere un elemento chiave: il tempo gli diede ragione, e la sua importanza nell’organico biancoceleste crebbe rapidamente.

Lo scudetto sfumato

Il 2020 è stato un anno cruciale. Prima che la pandemia bloccasse tutto, la Lazio di Inzaghi, con Luis Alberto protagonista, stava disputando una stagione da sogno, mettendo in difficoltà tutti i rivali per il titolo: “Quell’anno, per mentalità e per come giocavamo, era difficile non arrivare fino alla fine per vincere lo Scudetto“, afferma con un pizzico di rammarico. L’Olimpico era un fortino, e il gruppo giocava a occhi chiusi, trovando la via del gol nei momenti più improbabili: “Senza il Covid, secondo me, fino alla fine ce la saremmo giocata per lo Scudetto“, rimarca, evidenziando un potenziale che il virus ha bruscamente interrotto.

La relazione complessa con Lotito

La sua storia alla Lazio è però anche una storia di conflitti, soprattutto con la dirigenza. Luis Alberto non ha esitato a raccontare delle sue tante discussioni con il presidente Lotito, una figura che non ha mai davvero capito, dal punto di vista calcistico: “C’è gente che non capisce di calcio e lo dirò sempre”. Un’affermazione che risuona come un’accusa, ma anche come un’analisi sincera di alcune dinamiche interne al club. La spaccatura con Lotito è stata inevitabile, e ha fortemente condizionato il suo addio: “Lo conosciamo tutti, sappiamo com’è. Fortunatamente non è più il mio presidente. Non c’è nessun rapporto d’amicizia e non ci sentiamo più“.

Un pensiero su un clamoroso ritorno

Nonostante i dissidi, l’affetto per la Lazio e il suo pubblico rimane sempre nell’animo di Luis Alberto. Sarebbe disposto a rimettersi in gioco con la maglia biancoceleste solamente se allenato da Maurizio Sarri: “Tornerei, ma mi deve chiamare Sarri“. Parole che lasciano uno spiraglio su una possibilità futura in un ambiente che, nonostante tutto, gli ha dato tanto sotto il profilo calcistico e umano.

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