No alla cessione, sì alla scelta del sostituto... "interno". Lotito si tiene stretto la Lazio. Il presidente biancoceleste allontana le voci di una possibile vendita del club e, anzi, designa già il proprio erede: suo figlio. Il numero uno della formazione capitolina ha espresso il concetto a Il Messaggero, dove ha anche smentito una presunta offerta arrivata dall'Arabia e commentato la protesta organizzata dagli ultras laziali.
Lotito: "La Lazio non la vendo, la lascerò a mio figlio"
Il primo tema affrontato è stato quello della cessione. Complici alcune scelte manageriali e risultati non esaltanti, molti tifosi da tempo stanno chiedendo a Lotito di farsi da parte. Ma il presidente biancoceleste non ne vuole sapere: "La Lazio non la vendo, la lascerò a mio figlio, lo ribadisco. È arrivata un’offerta araba da 600 milioni? A parte che non c’è nulla di vero, per me questo club vale il doppio. Ci sono solo 250 milioni di patrimonio immobiliare e non ci penso proprio".
"Per il progetto stadio non manca molto. Protesta degli ultras? Attenzione a istigare all'odio"
Lotito, poi, ha parlato della protesta organizzata dalla Curva Nord in programma venerdì alle ore 18.30 sotto il settore dello Stadio Flaminio, l'impianto scelto dal presidente come prossima casa della Lazio: "Per il progetto dello stadio stiamo ultimando le verifiche, non manca molto. Sulla protesta non c’è un comunicato firmato, non sono state chieste le autorizzazioni alla Questura. Attenzione a istigare all’odio".



