“Italian bastard, Calafiori veniva massacrato”, retroscena sul difensore

Calafiori durante una partita dell'Arsenal
Calafiori durante una partita dell'Arsenal

Nel mondo del calcio, le storie di calciatori che si trovano a confrontarsi con allenatori dal carattere particolare non sono certamente nuove, ma le accuse mosse da Federico Marchetti contro Alexander Blessin lasciano un segno profondo. In un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, l’ex portiere non usa mezzi termini, definendo Blessin il peggior allenatore da lui mai incontrato. Ma scopriamo insieme cosa ha rivelato.

Marchetti e l’incubo Genoa

Federico Marchetti, volato tra i pali di club importanti, ha sperimentato la guida di molti allenatori. Tuttavia, descrive il suo periodo al Genoa come uno dei più difficili della sua carriera, e non a causa delle prestazioni sul campo. Marchetti svela che Blessin, allora tecnico del Grifone, aveva una gestione che definisce “ridicola” e quasi “dispotica”. “Dovevo andare a Napoli al posto di Meret“, racconta Marchetti, “Invece vado al Genoa e non gioco mai. Quella gestione era davvero un incubo“.

Federico Marchetti con la maglia del Genoa

Federico Marchetti con la maglia del Genoa

Un ambiente ostile

L’accusa più pesante lanciatagli da Marchetti è senza dubbio quella che riguarda il presunto atteggiamento discriminatorio di Blessin. Secondo il racconto dell’ex portiere, l’allenatore mostrava un’inclinazione negativa verso i calciatori italiani. “Blessin odiava gli italiani“, afferma con convinzione Marchetti, aggiungendo che avesse preso di mira giocatori come Riccardo Calafiori e Goran Pandev. Calafiori, definito “italian bastard“, veniva insultato regolarmente, e Pandev decise di lasciare il club proprio per evitare ulteriori umiliazioni.

“Odiava gli italiani”

Marchetti non è l’unico a parlare apertamente delle difficoltà incontrate sotto la guida di Blessin. Si dice che anche Criscito e Behrami non si siano risparmiati lamentele. “Blessin ci trattava di m…, ci umiliava in continuazione, anche singolarmente“, sottolinea critico l’ex portiere italiano. Ma la montagna di critiche non finisce qui. Sembra che gli allenamenti fossero un campo di battaglia quotidiano per molti giocatori, e che Pandev sia stato visto aggirarsi sempre più shadowy sul campo prima di prendere il coraggio di andarsene. “È andato via prima di mettergli le mani addosso“, racconta Marchetti. Le ultime parole di Marchetti non lasciano spazio a dubbi sulla sua esperienza sotto la guida di Blessin e la sensazione è che la ferita non si sia ancora cicatrizzata del tutto negli animi dei protagonisti di questa storia.

Change privacy settings
×