L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta ha parlato al Coni a margine della presentazione del libro “Società sportiva 2030”, affrontando vari temi, tra cui quello degli stadi di proprietà. Ma a fare più clamore sono state le parole che il dirigente nerazzurro ha proferito in merito alla vicenda Skriniar, che a Giugno saluterà Milano per trasferirsi a parametro zero al Paris Saint Germain.
Problema stadi in Italia
Sono anni ormai che Inter e Milan sembrano in procinto di iniziare a costruire un nuovo stadio di proprietà, ma le due società milanesi hanno sempre riscontrato problemi di vario genere soprattutto burocratici. Su questo Marotta ha un suo punto di vista preciso: “Bisogna criticare un po’ l’iter italiano” per costruire un nuovo impianto“, ha spiegato. “All’estero è tutto più semplice, da noi diventa un elemento di carattere territoriale e purtroppo devi passare attraverso un processo molto lento. L’Italia sportiva ha bisogno di strutture adeguate, non solo stadi e grandi opere, ma anche palestre nelle scuole. C’è un percorso da migliorare e sono sicuro che con l’avvento del ministero dello sport e del ministro Abodi sarà colmato questo handicap“.
La punzecchiatura di Marotta a Skriniar
Ne aveva già parlato prima del derby, e anche stavolta è arrivata la frecciata di Marotta a Skriniar, in merito alla questione fascia di capitano. Il dirigente nerazzurro non fa mai il nome dello slovacco, ma il riferimento è evidente: “Dentro la fascia da capitano ci sono dei valori come l’appartenenza e l’amore per il club che devono essere recepiti da chi la porta. Se uno questi valori non li recepisce, non può essere candidato a portarla. Appartenenza e amore per il club, insieme a tutto un insieme di altre situazioni, sono fondamentali per essere buoni capitani“. Infine sui rinnovi di Calhanoglu e Bastoni: “Sono ottimista“.
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