Marotta e il passato alla Juve: "All'inizio per gli interisti ero un intruso, o anche peggio..."

L'amministratore delegato nerazzurro parla del suo approdo all'Inter e di cosa vorrebbe fare in futuro
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Da acerrimo nemico a pezzo imprescindibile. Questa è stata la parabola in nerazzurro di Beppe Marotta, arrivato all'Inter nel 2018 tra qualche perplessità dei tifosi per il suo passato alla Juventus e ora punto fermo della dirigenza del club di Viale della Liberazione, con cui ha appena rinnovato fino al 2027. Ma il percorso per conquistare la fiducia e la stima degli interisti non è stato così semplice, come ammesso dallo stesso amministratore delegato. 

Marotta: "Quando sono arrivato all'Inter ero come un intruso, ora..."

Marotta è stato ospite a "Wolf - Storie che contano", podcast condotto da Fedez. Queste le dichiarazioni che rilasciato, riportate da fcinter1908: "Quando sono arrivato all’Inter forse la tifoseria mi ha visto come un intruso o peggio, visto che provenivo dalla Juve. Nello sport, però, sono i risultati quelli che contano e, per merito e per fortuna, da quando sono arrivato all’Inter, sono arrivati buoni risultati. Quindi ora credo di essere simpatico a buona parte degli interisti".

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Marotta svela cosa vorrebbe al termine dell'avventura all'Inter

L'attenzione è praticamente tutta sul presente, ma Marotta dà un piccolo sguardo anche al futuro: "Quando chiuderò la mia esperienza all’Inter voglio continuare a dedicarmi allo sport, ma in una dimensione diversa. Vorrei occuparmi dello sport come fenomeno sociale. Voglio mettere a disposizione la mia esperienza perché i bambini e i ragazzi che vogliono giocare a calcio, e non solo, possano farlo gratuitamente in strutture adeguate".

Nicolò Brunner
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