L'episodio accaduto durante il match tra Ascoli e Juventus Next Gen ha scosso il mondo del calcio di Serie C, portando a una severa sanzione per l'allenatore Fabrizio Tomei. A seguito di un gesto di rabbia che ha visto il tecnico lanciare una bottiglietta d'acqua verso l'arbitro, il Giudice Sportivo ha deciso per uno stop di sette giornate. Una decisione che non è passata inosservata e che ha suscitato diverse reazioni, tra cui quella del presidente dell'Ascoli, Bernardino Passeri.
Un gesto di rabbia che pesa
L'incontro tra Ascoli e Juventus Next Gen è finito a reti inviolate, ma a lasciare il segno è stato l'episodio che ha coinvolto il tecnico dell'Ascoli, Fabrizio Tomei. L'espulsione dell'allenatore, seguito dal lancio di una bottiglietta, non è passata inosservata agli occhi del Giudice Sportivo che ha deciso di punire severamente il gesto impulsivo con 7 giornate. Una scelta che appare come un pugno di ferro nella gestione disciplinare di simili eventi, in un momento del campionato dove ogni dettaglio può fare la differenza.
La reazione del presidente Passeri
Il presidente del club marchigiano, Bernardino Passeri, ha espresso tutto il suo disappunto per una sanzione ritenuta "assurda" e sproporzionata. Ha evidenziato come il designatore della Can C, Daniele Orsato, aveva in precedenza invitato le squadre a dimostrarsi indulgenti nei confronti degli errori commessi dai giovani arbitri. "Un messaggio che ho condiviso", ha sottolineato Passeri, trovando però incoerente la durezza della decisione presa nei confronti del suo tecnico.
Lo squilibrio delle sanzioni
Nelle parole di Passeri emerge chiaramente una protesta verso un apparente squilibrio nel modo di giudicare gli episodi del campo. "Agli arbitri viene chiesta comprensione, a noi no", ha lamentato il presidente, sottolineando la mancanza di equità nel trattamento delle situazioni di gioco e negli errori umani che le caratterizzano. A suo avviso, episodi in passato ben più gravi sono stati trattati con maggiore indulgenza.
Il clima di serenità a rischio
Nonostante il gesto non fosse giustificabile, Passeri ha ribadito la sua indignazione per una decisione ritenuta capace di "incrinare il clima di serenità" che stava caratterizzando l'ambiente ascolano in un momento quanto mai cruciale del campionato.